di Tonio Dall’Olio*
Quello della provincia di Idlib in Siria sembra il più classico dei destini già scritti. La situazione è già tragica, perché è in quell’area che si sono concentrate moltissime delle popolazioni in fuga da zone fustigate dai combattimenti, soprattutto dopo la chiusura delle frontiere da parte della Turchia che – contravvenendo ai trattati internazionali – non solo non concede asilo agli scampati alla guerra, ma non consente nemmeno il passaggio degli aiuti.
E così, secondo le ultime informazioni disponibili, la popolazione di Idlib ha raggiunto i 2 milioni e mezzo di abitanti, mentre il Governo siriano, d’accordo con Iran e Russia, sta pianificando l’attacco finale che si risolverebbe in un bagno di sangue. Voglia il Dio della pace che, quando le pagine di questo giornale saranno giunte nelle vostre mani, la diplomazia internazionale abbia dimostrato di aver accolto il grido di Papa Francesco che, come voce nel deserto, si è levata a difesa della vita di tanti innocenti. Noi continuiamo a restare increduli di fronte a una tragedia – più che annunciata – pianificata, di fronte alla quale il mondo intero resta silente e inerte spettatore.
*presidente della Pro Civitate Christiana – Assisi