Sinodo. Si chiude la fase di ascolto nelle diocesi umbre

Nelle diocesi umbre, come nel resto di Italia, si sta concludendo la fase dell’“ ascolto” nel Cammino sinodale, che si inserisce nella prima delle tre fasi ( vedi box a lato ), e che ha avuto come obiettivo la consultazione del popolo di Dio attraverso il rilancio delle proposte della Segreteria del Sinodo. La consultazione si è concentrata su dieci aree tematiche “verso una Chiesa sinodale: comunione, partecipazione e missione” riprese poi anche dall’episcopato italiano: camminare insieme, ascolto, parresìa , celebrazione, condividere la responsabilità, dialogo tra Chiesa e società, ecumenismo, autorità e partecipazione, discernimento, formazione alla sinodalità.

Su tutto ciò hanno lavorato anche le diocesi in Umbria, che stanno raccogliendo i contributi dalle consultazioni locali, per inviare alla Cei una sintesi di quanto è emerso dall’ascolto del popolo di Dio. Ecco, in sintesi, alcuni tra i dati forniti dai referenti diocesani per il cammino sinodale nella Chiesa umbra per quanto concerne la prima parte della fase “narrativa”.

Assisi – Nocera – Gualdo 

Sono stati 22 i gruppi sinodali costituitisi nella Chiesa assisana, e che hanno messo al centro dei propri incontri il tema dell’ascolto. Ne è emersa la necessità di essere testimonianza efficace del Vangelo attraverso il coinvolgimento attivo del laicato. Inoltre, la speranza manifestata è che nell’unità dei diversi carismi si può divenire “rete di prossimità” a servizio degli ultimi, senza mai smarrire la meta.

…e Foligno 

In questa diocesi la fase narrativa, che ha messo al centro diversi tra i temi suggeriti nel Vademecum , si è svolta in tre diversi contesti: organismi diocesani di partecipazione, parrocchie e Unità pastorali, ambienti di vita. Dunque, un gruppo sinodale ha visto partecipare il Consiglio pastorale diocesano, il Consiglio presbiterale, la Consulta delle aggregazioni laicali e gli Uffici diocesani. Mentre altri 10 gruppi sinodali si sono costituiti nelle Unità pastorali o parrocchie. Infine, l’esperienza dell’ascolto è stata vissuta anche nei luoghi della fragilità e della cura, nei luoghi della cultura e dell’arte, nei luoghi della politica e nella comunità islamica.

IN AGENDA

Le tre fasi del Sinodo dei vescovi 

Il Cammino sinodale della Chiesa italiana, che si inserisce e dà seguito al più ampio Sinodo dei vescovi (2021-2023), si sviluppa in tre fasi ed è iniziato negli ultimi mesi del 2021, per poi concludersi nel 2025. La prima fase è detta “narrativa” (2021-2023), caratterizzata all’ascolto e al racconto della vita delle persone, delle comunità e dei territori. Nel primo anno (2021-2022) l’ascolto del popolo di Dio è stato guidato dalle proposte della Segreteria generale del Sinodo dei vescovi per la XVI Assemblea generale ordinaria.

Mentre nel secondo anno (2022-23) la consultazione si concentrerà su alcune priorità indicate dall’Assemblea generale della Cei che verrà celebrata in questo mese. La fase “sapienziale” (2022-2024), seconda tra le tre, è dedicata alla lettura comunitaria di ciò che è emerso nel precedente biennio. Infine l’ultima fase, chiamata “profetica” (2025), vedrà un evento assembleare nazionale, dove verranno assunte alcune scelte che le Chiese italiana sarà chiamate a incarnare nella vita ecclesiale.

Città di Castello 

La diocesi tifernate, invece, ha visto all’attivo 41 gruppi sinodali per un totale di 400 partecipanti. I temi scelti sono stati: la trasmissione della fede, la comunicazione, la corresponsabilità del laicato, il ministero ordinato oggi, la liturgia e la carità. Città di Castello, inoltre, è riuscita a raggiungere la quasi totalità dei giovani della diocesi nella fascia di età 10-18 anni, visto il coinvolgimento degli insegnanti di Religione che hanno proposto la consultazione sinodale anche agli allievi.

Gubbio 

Complessivamente si sono costituti 35 gruppi sinodali nella Chiesa eugubina, presenti nelle parrocchie, nei movimenti ecclesiali e nelle case religiose. Il tema maggiormente trattato è stato “compagni di viaggio” come modello di vita sinodale della comunità cristiana. I “lontani” dalla realtà ecclesiale sono stati coinvolti principalmente attraverso l’ambiente scolastico, grazie al lavoro svolto dai docenti di Religione. Sono state raccolte, infatti, più di 1.500 schede compilate da bambini e adolescenti, con le quali hanno tratteggiato l’immagine che hanno della Chiesa in base all’esperienza personale, e indicati alcuni consigli per una Chiesa che sia la “casa di tutti”.

Orvieto – Todi 

Nella diocesi di Orvieto – Todi sono stati attivati 16 punti di ascolto nelle sei Vicarie. Anche l’équipe diocesana e il gruppo dei coordinatori dei diversi centri hanno vissuto l’esperienza dell’ascolto. Inoltre sono stati raccolti diversi contributi provenienti dalle comunità religiose, dai movimenti, dai giovani, da alcuni docenti, dai presbiteri diocesani. Ciò che maggiormente è emerso è il desiderio di una Chiesa accogliente, che sappia stare vicino alle persone, e il bisogno di spiritualità autentica.

Perugia – Città della Pieve 

Nella fase dell’ascolto sono state coinvolte le parrocchie, le Unità pastorali, i movimenti e le associazioni, gli istituti di vita consacrata, ma anche il mondo del lavoro, della politica, dell’istruzione e i luoghi della fragilità, come ospedale e carcere, per un totale di 136 gruppi sinodali censiti nella Chiesa peruginopievese. Tra i temi maggiormente ricorrenti vi è stato l’auspicio, da parte del laicato, di passare dal ruolo di collaboratore a protagonista; un forte anelito alla Parola di Dio quale momento per creare una mentalità e uno stile cristiano di vita; e il superamento del divario, creato da linguaggi e metodi obsoleti, tra Chiesa e giovani.

Spoleto – Norcia 

La diocesi di Spoleto – Norcia ha coinvolto in questa fase narrativa, anzitutto, i Consigli pastorali per un primo confronto sulle tematiche del Sinodo. Alcune parrocchie hanno poi convocato assemblee per un ascolto più capillare, coinvolgendo in particolare i cosiddetti “lontani”, che hanno mostrato una particolare sensibilità e interesse nei confronti del cammino sinodale. Gli argomenti che maggiormente sono emersi dall’ascolto sono stati il bisogno di comunità, di buone relazioni, di ascolto, specie dopo la pandemia; la necessità di comunità vive che operino in sinergia e aperte alle nuove istanze che arrivano dalla società.

Terni – Narni – Amelia 

Nella Chiesa di Terni – Narni – Amelia la fase narrativa si è articolata attraverso gli organi di partecipazione, la segreteria diocesana del Sinodo, gli approfondimenti e le risposte ai questionari da parte delle parrocchie, dalle Foranie, degli istituti di vita consacrata, dei diaconi e delle associazioni. Sono stati in prevalenza affrontati i temi del “camminare insieme”, dell’“ascolto”, del “celebrare”, del “prendere la parola e corresponsabilità nella missione”, del “dialogare nella chiesa e nella società”, insieme all’attenzione ai giovani, agli anziani e ai poveri.