Dopo l’annuncio ufficiale del Sinodo diocesano, dato dall’arcivescovo mons. Giuseppe Chiaretti in occasione della festa della Chiesa locale nell’ultima domenica di settembre, lo scorso fine settimana è stata resa nota la Commissione preparatoria di questo significativo evento, composta da sacerdoti e laici, responsabili di alcuni uffici pastorali diocesani e di movimenti, associazioni e gruppi ecclesiali. Nominata dall’arcivescovo, la Commissione è così composta: mons. Gualtiero Sigismondi, segretario generale del Sinodo e presidente della Commissione; don Stefano Ciacca e i coniugi Cristina e Alberto Merini, responsabili della pastorale familiare, vice presidenti; don Saulo Scarabattoli, catechesi; don Luca Bartoccini, liturgia; don Lucio Gatti, Caritas; don Simone Sorbaioli, pastorale giovanile; don Fausto Sciurpa, Capitolo della cattedrale; don Giuseppe Piccioni, Torgiano; mons. Remo Serafini, Città della Pieve; don Pietro Diletti, direttore Istituto Salesiano ‘Don Bosco’ e rappresentante Cism-Usmi; mons. Elio Bromuri, ufficio comunicazioni sociali; diacono Bruno Roscioli, servizio in parrocchia; Massimo Liucci, Azione cattolica; Rita Tinarelli, università; suor Roberta Vinerba, Rinnovamento nello Spirito; Luciano Giulianelli, Cammino neocatecumenale; Stefano Ragnacci, Comunità Magnificat; Marco Moschini, Associazione culturale ‘Leone XIII’; Pasquale Caracciolo, Justitia et Pax; Simonetta Cesarini, Ordo Virginum; Rita Ferri, pastorale scolastica; Almerina Bonvecchi, Comunione e Liberazione; Linda Costantini Bracalente, movimento dei Focolari. Il compito di questa Commissione sarà quello di lavorare insieme al vescovo nella elaborazione di quelle linee operative che rispondano alle esigenze della Chiesa diocesana nell’attuale momento storico. Ogni membro in particolare dovrà farsi interprete del proprio settore di competenza nella rilevazione delle esigenze e delle istanze che provengono dal mondo in cui vive e di cui è a conoscenza e nel proporre indicazioni operative adeguate. Un sinodo, tuttavia, dovrà essere un’opera unitaria e collegiale e sarà perciò importante l’apertura d’animo di ognuno verso gli altri e di tutti nei confronti della comunità nel suo complesso, consapevoli di formare un’unica Chiesa di cui Gesù è il Signore.