Domenica 24 settembre, festa della Chiesa locale, alle ore 18, nel corso di una grande assemblea eucaristica l’arcivescovo mons. Giuseppe Chiaretti aprirà ufficialmente e solennemente il Sinodo diocesano con la pubblica lettura dell’apposito decreto. ‘A conclusione della Visita pastorale in tutta la diocesi, – scrive il Vescovo nel Decreto – desidero riflettere insieme con il popolo di Dio su alcuni aspetti problematici della vita di fede nel nostro ambiente, nel nostro tempo’. Il documento descrive l’attuale momento di crisi che è anche contemporaneamente di crescita in rapporto alla situazione descritta dagli Atti degli Apostoli. ‘La nostra iniziativa sinodale – è detto – si pone su quella stessa linea. Cerchiamo risposta invocando la sapienza dello Spirito santo di Dio, cui è affidato il cammino storico della Chiesa (Gv 14,16; 14,26; 15,26; 16,7), e interpellando la comunità con i suoi ‘catechisti’ e i suoi ‘anziani”. Sarà poi il vescovo a concluderà autorevolmente la riflessione svolta nella comunità con la sua decisione ultimativa. Sono ricordate le date di sinodi dei tempi passati per dimostrare che è una prassi canonica affermata nel tempo. Si trovano tracce di sinodi già nel 1210 mentre il sinodo più recente a Perugia risale al 1942, celebrato dal vescovo mons. Giovanni Battista Rosa e, date le difficoltà del momento bellico, fu risolto con un lavoro di soli tre giorni. ‘Molte questioni si pongono alla nostra attenzione – è scritto nel decreto – ma intendiamo soffermarci solo su alcune di esse, fondamentali e prioritarie, già identificate da papa Giovanni Paolo II nella sua visita a Perugia, quali la ‘nuova evangelizzazione’ nelle parrocchie, con le famiglie, con i giovani, nel complesso mondo della cultura’.Il cammino sinodale che sarà certamente faticoso e impegnativo e carico di responsabilità per tutti i membri vivi della comunità ecclesiale, dovrà essere concluso nell’arco di un biennio. Il decreto conclude con l’invocazione del patrocinio della Madonna delle Grazie, e la protezione dei nostri santi patroni: Costanzo, Ercolano, Gervasio e Protasio e la dichiarazione:’Con la pubblica lettura del presente decreto, oggi 24 settembre 2006 il Sinodo diocesano è ufficilmente aperto’. In appendice si stabilisce che le sessioni avranno inizio con il prossimo Avvento; a tempo debito sarà notificato l’apposito calendario. L’Arcivescovo prima della firma del decreto scrive: ‘A tutti chiedo una preghiera, ben convinti della parola di Gesù: ‘Senza di me non potete far nulla!’ (Gv 15,5). Con la mia benedizione’. Inizia il processo conoscitivo delle virtù di Vittorio TrancanelliNello stesso giorno della festa della Chiesa locale e dell’apertura del Sinodo sarà data lettura anche dell’editto di inizio di un processo conoscitivo circa le virtù cristiane di Vittorio Trancanelli. Nel documento vescovile si dice: ‘Sono grato alla misericordia di Dio per l’occasione che offre alla Chiesa perugino-pievese di discernere, con il suo sensus fidei, la santità dei suoi figli che hanno imitato con più assiduità e coerenza Gesù Cristo nella pratica generosa ed anche eroica delle virtù e degli insegnamenti del Vangelo. Tale è, a comune giudizio dei credenti, il dottor Vittorio Trancanelli, morto il 24 giugno 1998, professionista ben noto nel mondo ospedaliero e caro a tutti noi per l’amabilità del tratto, lo spirito di fede, l’amore alle persone nel bisogno, la semplicità e la coerenza tra fede e vita, l’impegno per dare famiglia a chi non aveva famiglia. È parso bene, prima che il tempo faccia svanire la memoria delle sue gesta, raccogliere le testimonianze di molte persone che lo hanno conosciuto e praticato in merito alle sue virtù palesi e nascoste di cristiano del nostro tempo’. A questo scopo l’Arcivescovo ha istituito, a norma del Diritto canonico, formale tribunale ecclesiastico che raccolga e autentichi le testimonianze che tutti sono pregati di segnalare al suddetto Tribunale, che si riunirà ogni lunedì pomeriggio presso la Curia arcivescovile in piazza IV Novembre n’6, tel. 075.5750311. Postulatore della causa è stato nominato il francescano conventuale padre Bernardo Commodi.