La città ha vissuto in maniera intensa e partecipata le cerimonie per i 150 anni dell’Unità d’Italia, tutte attraversate da sentimenti di orgoglio e tutela della identità nazionale, dalla ferma condanna per quelle prese di posizioni che tendono a non riconoscere o comunque sminuire i sacrifici affrontati per fare dell’Italia una realtà unica ed indivisa. Questi i valori richiamati nella sala consiliare della residenza comunale dalla presidente dei Lions club Donatella Pauselli, dal presidente del comitato celebrativo Marco Marchetti, dal sindaco Maria Cristina Ercoli, dal vice presidente del Consiglio regionale Orfeo Goracci e dal sen. Luciano Stirati, autore di un intervento straordinario per cultura, storia, e lungimiranza politica. Per problemi dell’ultim’ora non ha potuto partecipare alle celebrazioni l’on. Vinicio Baldelli che, come il sen. Stirati, era stato protagonista nel centenario (1961). Hanno ricordato l’evento anche gli Sbandieratori, la banda musicale comunale, ed il “campanone”. Tra le cerimonie più significative, oltre a giornate di studio e mostre espositive di documenti del periodo, “Il restauro del Sacrario ai reduci ed ai caduti delle patrie battaglie per l’Indipendenza e l’Unità d’Italia”. È stato eretto nel cimitero del capoluogo il 20 settembre 1894 a ricordo dei circa trecento volontari che parteciparono alle guerre di indipendenza ed alle imprese garibaldine, segnalandosi per il loro valore e coraggio. Non è un caso che Gubbio sia la città umbra ad aver avuto il maggior numero di decorati al valor militare: Fabbri, Pieri, Soler e Capobianchi. L’appuntamento si è svolto in due momenti distinti: nella sala trecentesca del palazzo comunale l’illustrazione dell’intervento nel corso di un incontro cui hanno partecipato il sindaco Maria Cristina Ercoli, il vice presidente del Consiglio regionale Orfeo Goracci, l’assessore provinciale Stefano Feligioni, Fernando Rosati, presidente della Associazione nazionale fra mutilati ed invalidi di guerra e fondazione, Enrico Viola della Gubbio Cultura multiservizi. Relatori sono stati l’arch. Alessandro Bazzoffia, progettista, e lo studioso Fabrizio Cece. Affollata l’inaugurazione che ha permesso di ammirare la qualità di lavori che hanno ridato splendore e dignità al Sacrario. Altri momenti significativi il concerto celebrativo dell’orchestra della media Mastro Giorgio nell’edificio scolastico di via Perugina ed il concerto-conferenza di Stefano Ragni “Giuseppe Mazzini e la musica della Giovine Italia”.
Siamo terra di patrioti
Gubbio. Sentite e partecipate celebrazioni per il 150° dell’Unità d’Italia
AUTORE:
G. B.