“Idee al centro” era lo slogan che ha dato il senso all’evento realizzato a Cassino dai Comitati di cinque regioni centrali del Centro sportivo italiano il 28 febbraio e il 1° marzo scorsi. Un momento privilegiato del programma formativo dell’associazione, in quanto interpella e riunisce i dirigenti provinciali e regionali insieme a quegli altri operatori che vivono “in prima linea” la mission educativa del Csi sui campi di gioco, che sono gli arbitri; a Cassino sono arrivati in 230.
La Presidenza regionale del Lazio, incaricata quest’anno dell’organizzazione dell’incontro formativo interregionale, ha scelto Cassino non senza motivo. In questa cittadina del Frusinate sorge la famosa abbazia teatro di una terribile battaglia nel corso della Seconda guerra mondiale. Quell’abbazia fu eretta da san Benedetto, che promulgò la sua famosa regola ora et labora. Un compendio di norme comportamentali per uomini di fede che vogliano vivere al meglio lo spirito del Vangelo, e che certamente può fornire indicazioni anche a persone e a una associazione, come il Csi, che si occupa di attività sportiva ed educativa.
Nella conoscenza di queste indicazioni si sono impegnati tutti i partecipanti all’incontro, moderato da Tarcisio Antognozzi, aiutati dall’abate padre Antonio Potenza, dall’esperto Benedetto Coccia e dal consulente ecclesiastico nazionale don Alessio Albertini.
Il convegno ha rafforzato le motivazioni e gli sforzi che compiono giornalmente dirigenti, arbitri e giudici sportivi, coinvolgendoli in laboratori, test, studi di aggiornamento legati ai propri ruoli associativi, occupando così gran parte della due-giorni di Cassino.
Lo scopo principale dei lavori mirava alla maggiore competenza per gli operatori tecnici, per l’offerta di un’attività sportiva di qualità alle società affiliate; mentre ha impegnato i dirigenti la ricerca di modalità e strumenti sempre nuovi per la migliore connotazione di quell’attività come portatrice di valori umani e cristiani.
Né va taciuto il momento ricreativo svoltosi la prima sera, dopo la celebrazione della messa, molto partecipata e sentita, presieduta da don Alessio. I responsabili regionali hanno infatti portato dai propri territori, e messo a disposizione di tutti gli intervenuti, le specialità enogastronomiche tipiche di Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria, che sono state molto apprezzate.