Nella Bibbia l’operare politico è sempre e solo un risvolto, una conseguenza. L’adozione della parola servizio come emblema del proprio operare a favore della società è la scelta politica fondamentale che la Sequela propone, ma le sue radici sono religiose, nel senso più ampio della parola (non necessariamente confessionali, voglio dire); non politiche.E qui mi sovviene il testo della splendida colletta che la Chiesa ci mette sulle labbra per il giovedì dopo le Ceneri. La traduzione italiana ha reso insipido un testo latino che era di grande suggestione formale. Ricordate? Mi rivolgo a coloro che sono abbastanza attempati da aver celebrato o ascoltato la Messa in latino. Ricordate? Actiones nostras quaesumus, Domine, aspirando praeveni et adiuvando prosequere, ut cuncta nostra oratio et operatio a te semper incipiat et, per te coepta, finiatur. Uno splendido esempio di concinnitas, ce n’era quanto bastava perché un adolescente di quei tempi s’innamorasse per sempre della lingua di Cicerone e di S. Agostino. Un sottile gioco degli specchi, che lo sventurato traduttore non poteva non mandare in frantumi. E l’ha fatto salvando quel poco che c’era da salvare: Ispira le nostre azioni, Signore, e accompagnale con il tuo aiuto, perché ogni nostra azione abbia sempre da te il suo inizio e in te il suo compimento.Per l’agire del cristiano occorre dunque prima di ogni altra cosa la docilità al soffio, allo spiro avrebbe detto il padre Dante. In età informatica diremo che occorre l’input che viene dall’alto. Se Lui non ti anticipa, utilizzando tutte le vie che ha a disposizione e che sono letteralmente infinite, tu non hai nessuna speranza di esercitare come servizio l’autorità di cui sei investito, piccola o grande che sia. E dopo l’input occorre l’accompagnamento. L’agire morale umano lasciato a se stesso non riesce a mantenere la traiettoria, rischia lo zig zag, o anche la deviazione totale, lo smarrimento del punto omega che dà senso all’intero percorso. Si fa presto a dire servizio. Potere come servizio. Ben altro occorre per farne una prassi consolidata.