Nel periodo massimo della ferialità la Chiesa eugubina è stata interessata da due momenti di particolare importanza, due ‘semi’ affidati all”orto’ di ciascuno perché mettano radici e prosperino, e che hanno trovato un momento di sintesi in una significativa cerimonia svoltasi in cattedrale domenica 23 agosto. C’è stata infatti la professione temporanea della giovane eugubina Agnese Ceccarelli, che ha preso il nome di Agnese della Verità di Cristo, nell’ordine religioso diocesano delle Sorelle del Piccolo Testamento di San Francesco, la cui associazione omonima è stata riconosciuta dal vescovo mons. Mario Ceccobelli con decreto del 24 dicembre 2006. E con questo rito si è conclusa la missione francescana ‘Giovani per i giovani’ che per una settimana ha animato la città ed i suoi luoghi di aggregazione giovanile. La solenne celebrazione, in un duomo gremitissimo, è stata presieduta dal Vescovo. Toccante, profonda e ricca di spunti di riflessione l’omelia con il ricordo di un episodio, dal sapore del ‘prodigio’, registrato all’inizio della missione: il ritrovamento, proprio da parte di suor Agnese, di un piccolo crocifisso in legno, risparmiato dall’incendio che il 16 agosto, conseguenza del drammatico incidente stradale avvenuto nella frazione di Scritto, costato la vita allo sfortunato Leonardo Montagnoli; aveva distrutto il pulman che trasportava verso Gubbio i missionari siciliani, laici e religiosi. Alle religiose ‘va la mia profonda gratitudine per la testimonianza calorosa, gioiosa, entusiasta della loro fede manifestata con parole e gesti che hanno toccato il cuore del popolo eugubino ‘ ha sottolineato mons. Ceccobelli. – È stato gettato del buon seme. Ora tocca a noi accoglierlo; noi ne diventiamo’responsabili. La sua crescita, fino a dar frutto, dipenderà dal terreno, cioè dal cuore di ciascuno di noi. Sono certo che negli eugubini rimarrà una grande nostalgia di questa coinvolgente esperienza’. ‘Mi piace ricordare ‘ ha proseguito il presule – che suor Agnese ricevette il battesimo il 18 marzo 1984, a Gubbio, durante una missione francescana ed oggi, dopo 25 anni, a chiusura di un’altra missione, emette la sua prima professione all’interno di una comunità francescana, sorta proprio qui a Gubbio, dove Francesco si rifugiò dopo la sua spoliazione ed iniziò a vivere non più come figlio di Bernardone, ma di Dio, e dove imparò a riconoscere il volto di Gesù nel volto dei fratelli lebbrosi che servì con amore’. Il 59’successore del patrono S. Ubaldo ha visto in Agnese ‘un segno profetico del regno di Dio’.
Segni del regno di Dio
La missione francescana per i giovani si è conclusa con i voti di suor Agnese
AUTORE:
Giampiero Bedini