Riparte il Cammino sinodale nella Chiesa di Orvieto-Todi, sia alla luce dei documenti restituiti dalla Conferenza Episcopale Italiana (il Vademecum e I Cantieri di Betania) che a quello di sintesi del lavoro di ascolto svolto lo scorso anno nel territorio.
In riferimento a quest’ultimo, si ricorda che sono stati attivati venti punti di ascolto nelle varie zone della Diocesi e che sono stati letti e fatti propri un totale di quarantacinque contributi, ricevuti a vario titolo, sia individuale che comunitario o di gruppo. Ne è emersa la consapevolezza che, accanto alle croci, c’è una perla preziosa nella Chiesa, che consiste nella possibilità di tessere relazioni autentiche e significative, incontrare persone che sanno farsi prossimo, saper preservare l’essenziale, togliendo le inutili aggiunte.
In questo nuovo anno di ascolto lo sguardo non si limita solo all’interno, ma si apre al mondo fuori, quello fatto anche di luoghi e persone che poco o per nulla frequentano la Chiesa, ma che rappresentano punti nevralgici per la vita quotidiana di tutti: il mondo della politica, della cultura e delle professioni, dello sport e del volontariato, dei giovani e della scuola. Primo passo: è stata inviata una lettera ad un significativo numero di Consigli comunali presenti in Diocesi, esprimendo il desiderio di ascoltare chi ha deciso di spendere il proprio impegno sul territorio. Ora si attende una risposta, che si spera consista in un invito ad una seduta straordinaria del Consiglio per riflettere e crescere insieme.
“Il nostro approccio -afferma la professoressa Michela Boccali, referente diocesano del Cammino sinodale insieme a don Andrea Rossi- è quello di ascoltare con estrema attenzione chi svolge un servizio nella comunità”.
“Se poi, in qualche caso -aggiunge don Andrea- ci fosse la possibilità di instaurare una collaborazione, in termini di formazione reciproca, ne saremmo felici”.