Scultura di Mastroianni come totem della civiltà industriale

Collocato all'incrocio tra corso Tacito e via Angeloni

Un totem della civiltà industriale: una struttura astratta, caratterizzata da un susseguirsi di vuoti e di pieni, in un armonico ritmo strutturale, realizzata in acciaio di carbonio fuso basso con l’inserimento di altri materiali (nichel, cromo e rame), alta quasi sei metri. Si tratta di una scultura di Umberto Mastroianni, uno degli artisti più significativi del Novecento italiano, realizzata nel 1980, che ora fa bella mostra di sé all’incrocio tra corso Tacito e via Angeloni a Terni. Vi passava l’antica strada delle carrozze – spiega il depliant di presentazione – che collegava il Duomo con la Porta Spoletina ed intersecava il nuovo asse ottocentesco di Corso Tacito. L’opera diventerà il fondale di tutti gli assi che si incrociano in quel punto. “In questo slargo – prosegue la nota – si è voluto lasciare una traccia ed il materiale della scultura, chiaro richiamo alla storia industriale della città, sottolinea la “modernità” del particolare intreccio di storia antica e recente, presente in questo brano di Terni”. La struttura visiva, di notevole forza plastica, rappresenta un’immagine tecnica realizzata dal lavoro che fanno le mani degli uomini insieme alle macchine, per ricordare, cogliere e rivelare i motivi popolari ed i miti che gli uomini del nostro tempo si costruiscono nella vita quotidiana. “La scultura – conclude la nota – riafferma come il presente sia aperto sul futuro e come la vita sia legata con lo spazio, che è poi lo spazio della nostra storia”. L’opera è stata donata dalla Società Acciai Speciali Terni al Comune, il quale ha sostenuto un onere economico di otto milioni di lire come contributo per le spese di trasporto e di posa in opera del manufatto.

AUTORE: Claudia Sensi