Sanità: il progetto della ‘cittadella’

Presentato il progetto del nuovo Polo unico ospedaliero. Il trasferimento da Monteluce sarà fatto entro il 2006

Ospedale, facoltà di medicina, viabilità rivoluzionata, parcheggi e negozi. Così cambierà il volto di Sant’Andrea delle Fratte con l’apertura del polo unico ospedaliero di Perugia. Un’area di 130mila metri quadrati che dal 2006 disporrà di quasi 1.000 posti letto, 250 ambulatori, 20 sale operatorie e centri di alta specialità. Intorno all’ospedale saranno realizzati parcheggi per 3.600 posti auto, una libreria, la farmacia, locali per la ristorazione, un asilo nido e una struttura per convegni. Ma l’opera di maggior respiro sarà il sistema della viabilità: il cosiddetto nodo di Perugia. 18 chilometri che collegano ‘l’Umbria all’Europa’ e che servirà a deviare il traffico destinato ad attraversare Perugia, grazie a un tracciato costruito a sud della città, nel tratto compreso tra Collestrada e Corciano: 3 svincoli di cui uno specifico per la cittadella sanitaria, 2 viadotti, 4 gallerie artificiali e altrettante naturali. L’importo complessivo dell’opera ammonta a 720 milioni di euro. Nel progetto sono previste alcune opere accessorie come la variante sulla Pievaiola e quella del Silvestrini per un importo di 38.603.000 euro. In quest’area, inoltre, verrà realizzata una rotatoria di fronte all’ospedale e un anello stradale di collegamento tra via Dottori e Sant’Andrea delle Fratte. Il progetto esecutivo è previsto per aprile 2005, il bando per l’appalto dei lavori e il termine delle procedure iniziali di esproprio a giugno 2005, l’aggiudicazione e l’inizio dei lavori a settembre 2005. Visto l’impatto ambientale dell’opera si è costituito un comitato civico per sorvegliarne la realizzazione. Il Polo unico ospedaliero comprenderà anche i servizi di radiologia, medicina nucleare, radioterapia, day hospital, blocco parto, neonatologia, rianimazione, ambulatori di supporto ai reparti di prima e seconda stecca); palazzina uffici e studi medicina; struttura Pet-Tac; centro di ricerche emato-oncologiche; residenze Chianelli; Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico; Centro internazionale di ortopedia e traumatologia. Attualmente i reparti già trasferiti sono quelli di ematologia, oncologia, neurologia e neurofisiopatologia. Entro aprile si aggiungeranno microbiologia, malattie infettive e il pronto soccorso. A questo punto, però, viene da domandarsi: che fine farà il vecchio ospedale di Monteluce che sarà completamente trasferito, secondo il progetto, entro il 2006? Il Comune di Perugia intende lanciare un’operazione di recupero e riuso senza precedenti e con un titolo altisonante: ‘un progetto che guarda al futuro’. In primo luogo, però, l’attuale patrimonio immobiliare verrà venduto e il ricavato andrà a finanziare il completamento delle tecnologie e delle strutture della cittadella sanitaria. Poi partirà la ristrutturazione urbanistica con residenze, uffici pubblici e privati, attività socio-culturali, negozi, un albergo con centro congressi, asilo nido e scuola materna, alloggi e servizi per studenti universitari. La vecchia destinazione sanitaria non sparirà completamente. Il progetto, infatti, prevede la presenza di alcune importanti funzioni sanitarie: un centro salute in collegamento diretto con il 118, il distretto sanitario di via XIV settembre e gli uffici della direzione generale dell’Asl 2. È previsto anche il mantenimento e la valorizzazione della Chiesa della Madonna della Salute degli Infermi e del convento annesso alla Chiesa di Santa Maria della Misericordia.

AUTORE: Umberto Maiorca