Negli ultimi decenni, vista la “perdita della biodiversità”, sono fioriti anche in Umbria programmi e strategie per mettere in campo atti concreti ed efficaci di tutela e conservazione della diversità biologica. La Regione Umbria è da anni impegnata in un progetto di recupero e salvaguardia della biodiversità di interesse agrario, vale a dire del patrimonio di razze e varietà locali che rischiano di scomparire a causa dei profondi mutamenti che hanno interessato le nostre campagne. Il diffondersi di un’agricoltura intensiva e l’avvio di vasti programmi di miglioramento genetico hanno portato infatti all’affermazione di poche cultivar, geneticamente uniformi, che hanno sostituito le vecchie varietà e razze locali. La conseguenza è la perdita di variabilità genetica, risorsa non rinnovabile, e l’interruzione del legame tra prodotto e territorio d’origine che tradizionalmente ha caratterizzato l’agricoltura italiana. La conservazione della biodiversità non ha solamente una funzione ambientale ma possiede anche una forte connotazione economica per il settore agroalimentare e per lo sviluppo rurale. Da ormai cinque anni il Parco tecnologico agroalimentare con sede a Pantalla di Todi è stato incaricato dalla Regione di coordinare e gestire, in collaborazione con il dipartimento di Biologia applicata della facoltà di Agraria di Perugia, il Cnr di Perugia e il Cra-Oli di Spoleto, un servizio regionale dedicato alla conservazione e ampliamento delle banche della biodiversità. La ricerca è orientata alle specie erbacee (ortive, foraggere, cerealicole), a quelle arboree da frutto e alle razze animali, con una particolare attenzione alle varietà/razze in passato coltivate e allevate in Umbria e tuttora presenti negli orti, nei giardini e nei piccoli allevamenti a conduzione familiare. La strategia di conservazione messa in atto consiste nella raccolta e conservazione del patrimonio genetico in speciali siti e strutture adibiti allo scopo, tra cui alcuni campi collezione per le specie arboree, i cui primi impianti sono stati fatti a Pantalla e a Todi presso l’istituto agrario, oltre a banche dei semi per le erbacee e a piccoli allevamenti per le razze animali. Anche per tutto il 2013 sono continuate le attività di ricerca di varietà/razze, individuando diverse e interessanti nuove risorse. Al tempo stesso è stato possibile dare avvio all’iter che porterà alla istituzione in Umbria, come già in altre regioni, di un Registro regionale sul quale si andranno man mano a iscrivere le risorse individuate sul territorio, e di una Rete di conservazione a cui potranno aderire anche privati cittadini. La ricerca delle specie perdute prosegue.
Tutti possono collaborare
Todi ospita dal 6 al 9 novembre l’appuntamento annuale di presentazione dei risultati del servizio regionale di conservazione della biodiversità, con lo svolgimento di un convegno e di una mostra tematica dedicata al settore agrario e alla pomologia in particolare, con l’esposizione di frutti appartenenti al patrimonio frutticolo umbro, stampe antiche, fotografie d’epoca e la collezione ottocentesca dei frutti di cera del Garnier Valletti. L’evento, con sede presso la “Cittadella agraria” dell’istituto “Ciuffelli”, oltre a informare i cittadini delle iniziative in corso in ambito regionale riguardo alla tematica della biodiversità e della sua tutela, vuole costituire l’occasione per invitare a collaborare quanti fossero a conoscenza dell’esistenza di varietà vegetali e razze animali locali appartenenti alla tradizione contadina del territorio tuderte. Tutti coloro che volessero portare un contributo a questa ricerca, che vuole coinvolgere anche le scuole del territorio, possono mettersi in contatto con il personale impegnato nelle ricerche inviando una mail all’indirizzo ricerca@parco3a.org o telefonando allo 075 8957230.