Promuovere la conoscenza in senso positivo del grande tema della salute mentale è l’obiettivo della manifestazione “Punti impropri – Gli spazi della salute mentale” in corso di svolgimento a Perugia dal 6 fino all’8 maggio. Promotori della serie di appuntamenti sul tema, in collaborazione con il servizio pubblico, sono enti, associazioni, cooperative sociali, consorzi che operano nel settore: cooperative aderenti al consorzio Auriga, cooperativa Actl, Casaligha, Cultura lavoro, il Quadrifoglio, Cipss, la Goccia, la Rondine, il Cerchio, associazione Itaca, San Costanzo, il Forum del terzo settore e tante altre.
Il concetto di Punto improprio rappresenta il punto all’infinito dove le rette parallele si intersecano: per questo motivo gli organizzatori sostengono che basta costruire “punti impropri” nella città perché la ricchezza di risorse, saperi ed opportunità di una comunità possano incontrarsi e generare nuovi spazi di benessere mentale.
La manifestazione prevede infatti una serie di appuntamenti dislocati per l’intero centro storico di Perugia: in corso Vannucci la fotografia, alla Rocca paolina i mercati dell’artigianato, in piazza Italia la pittura, alla sala dei Notari i dibattiti e il cinema, al “Brecht” di San Sisto il teatro, la Grifonissima per lo sport, alla terrazza del Mercato l’editoria, alla Casa dell’associazionismo la musica. Nell’ambito dell’iniziativa è stato allestito il mercato dei prodotti artigianali realizzati all’interno dei servizi semiresidenziali e residenziali di salute mentale della Regione, uno spazio riservato alle associazioni del territorio, una mostra delle opere realizzate il giorno dell’apertura, esposizione dei libri dell’Associazione editori umbri inerenti il disagio mentale.
Come spiega Lorenzo Rieti, coordinatore generale della salute mentale della cooperativa sociale Asad: “Questa iniziativa vuole mostrare la serie di punti di contatto che formano la rete di persone e volontari, di cooperative e di persone che ci sono intorno alla salute mentale”. Favorire la cultura dell’accoglienza e della solidarietà, per il pieno recupero della dignità delle persone, è uno dei capiscaldi di questo evento, che vuole portare a conoscenza della cittadinanza l’esperienza conseguita negli anni e maturata sui tavoli di lavoro condivisi con le associazioni.
Si tratta di esperienze e di realtà in cui l’utente esce dai confini della malattia per riappropriarsi della sua dignità di uomo. La rete regionale delle cooperative aderenti alla Lega delle cooperative e a Confcooperative, in un rinnovato impegno sociale, ed in collaborazione con il servizio pubblico, ha fortemente voluto un evento che coinvolgesse e convogliasse l’interesse positivo sulla salute mentale, che nasce dall’esperienza conseguita negli anni e maturata sui tavoli di lavoro condivisi con le associazioni, per valorizzare il patrimonio di conoscenze maturate dalle associazioni di familiari ed utenti, dalle società cooperative di tipo “A” e “B”, dalle scuole e dagli enti pubblici.
In trent’anni di storia si è costruito un patrimonio culturale ed umano da valorizzare, attraverso la forte sensibilizzazione ed il coinvolgimento della comunità, per contrastare il disagio che si annida e trova nutrimento negli spazi della solitudine e per favorire la cultura dell’accoglienza e della solidarietà, per il pieno recupero della dignità delle persone. Il lavoro svolto fino a oggi dai promotori ha consentito di rinsaldare un patrimonio importante, sviluppato in epoca post-manicomiale, fatto di esperienze e di realtà in cui l’utente esce dai confini della malattia per riappropriarsi, grazie anche al lavoro, della sua dignità di uomo.