‘Risvegliare Dio nelle coscienze’

Le indicazioni pastorali per la diocesi da parte della Santa Sede, inviate al vescovo mons. Ceccobelli

L’analisi, le sollecitazioni, le esortazioni ed i consigli per la Chiesa diocesana formulati dal Papa sulla base della documentata relazione presentata dal vescovo mons. Mario Ceccobelli in occasione dell’ultima ‘visita ad limina’ sono stati riepilogati in una lettera del card. Giovanni Battista Re, prefetto della Congregazione per i vescovi e presidente della Pontificia commissione per l’America latina, che il presule ha ritenuto opportunamente di rendere pubblica. Dopo i ringraziamenti per ‘l’accurata relazione presentata’ che è stata ‘di aiuto al Santo Padre e ai Dicasteri della Curia romana per comprendere la realtà affidata alle sue cure pastorali’ richiama l’urgenza di ‘risvegliare la voce di Dio nelle coscienze degli uomini’, obiettivo che ‘deve animare tutte le lodevoli iniziative che codesta comunità ecclesiale sta promuovendo per custodire e alimentare la fede, a fronte delle odierne sfide. In questo contesto, per la vitalità della comunità ecclesiale, diventa di primaria importanza curare la robustezza spirituale, pastorale e psicologica dei sacerdoti’. Infatti ‘l’esperienza insegna che, se i sacerdoti sono animati da fiducia e autentico spirito evangelico, diventano i validi promotori della corresponsabilità dei laici e soprattutto della cura delle vocazioni di speciale consacrazione’. Da qui il consiglio di promuovere ‘una attenta pastorale vocazionale’ e ‘ l’accompagnamento dei singoli chiamati al sacerdozio e alla vita consacrata’. Altro fronte quello dei laici. ‘Vostra Eccellenza ‘ prosegue la lettera – sta dedicando tempo ed energie anche sul fronte della formazione dei laici. Per questo risulta quanto mai appropriata l’iniziativa di istituire la Scuola di formazione teologica diocesana’, nella ‘quale auspico che trovino il loro riferimento soprattutto i fedeli laici a cui sono affidati incarichi e servizi ecclesiali’. In riferimento alla ‘missione evangelizzatrice’, c’è l’invito a ‘valorizzare ogni occasione per offrire (‘) istruzione catechistica, accompagnamento personale e formazione ad una fiera appartenenza ecclesiale. Su questo punto non si tema di insistere perché da qui deriva la forza di ogni apostolato, soprattutto a sostegno della famiglia e a servizio della vita’. Lo sforzo è quello di ripartire dall’eucaristia, ‘cuore della missione universale della Chiesa, centro e cuore dell’evangelizzazione, intimamente congiunto e operante nella Sua santa Chiesa’, come sottolinea il Santo Padre nell’esortazione Sacramentum caritatis. ‘Pertanto, dal Mistero eucaristico, creduto e celebrato, sorge l’esigenza di educare costantemente tutti al lavoro missionario il cui centro è l’annuncio di Gesù, unico Salvatore’. Quanto detto dell’eucaristia è, per analogia, estensibile a tutta la liturgia. In conclusione, l’esortazione a ‘regolare, promuovere e custodire tutta la vita liturgica della diocesi e a vigilare perché le norme stabilite dalla legittima autorità siano attentamente osservate e nessuno si consideri padrone della liturgia della Chiesa’ e la benedizione per ‘Vostra Eccellenza, i sacerdoti, i seminaristi, i diaconi, i religiosi, le religiose e tutti i fedeli della Chiesa di Dio che è in Gubbio’, con il ‘ vivo incoraggiamento e con l’augurio di un fecondo ministero apostolico’ . La visita ad limina (così si chiama quella che ogni Vescovo deve compiere ogni cinque anni per informare il Santo Padre sulla vita della Chiesa che gli è stata affidata) ha avuto luogo dal 19 al 23 marzo 2007.

AUTORE: Giampiero Bedini