Risultati immeritati, obiettivi più difficili

Ternana sconfitta dalla capolista Crotone. Per il Perugia solo un pari con il Brescia

perugia-tifosi_CMYKA volte i campionati sono scanditi da partite che vengono decise da situazioni che non rispecchiano l’andamento sul campo e i meriti delle squadre.
Nella trentacinquesima giornata del campionato di serie B Perugia e Ternana incappano in due partite stregate, che non concedono alle squadre umbre quanto avrebbero meritato sul campo e determinano uno stop nel perseguimento dei rispettivi obiettivi in questo finale di campionato.
I rossoverdi, contro la capolista Crotone, dovevano cercare i punti utili per posizionarsi in una zona di classifica definitivamente tranquilla. In campo, seppur il divario tra le 2 squadre sia notevole, gli uomini di Breda reggono bene il colpo e non si abbattono neanche dopo aver subito il gol dello svantaggio. Sull’azione pesa anche il dubbio che la palla abbia realmente superato la linea di porta prima del salvataggio di Mazzoni. Oltretutto, Busellato viene cacciato dal campo per un applauso ironico all’arbitro Saia, lasciando i compagni in 10 per gran parte della gara. A questo punto il risultato sembra irrecuperabile ma Falletti, con una splendida azione personale, impatta la gara ad inizio di ripresa. C’è tutto un tempo da giocare e la partita diventa apertissima. L’inferiorità numerica non si vede più di tanto e alla fine il pareggio potrebbe essere il risultato più giusto, ma i Calabresi trovano, nel finale, il colpo da 3 punti che avvicina il sogno della serie A.
Per la Ternana resta il rammarico di una gara giocata alla pari senza raccogliere alcun punto. La zona pericolosa, allontanata prima delle 2 ultime gare, torna ad essere un problema, seppur non impellente. Bisogna tornare, quindi, già dalla trasferta di Vicenza contro una diretta concorrente, a puntellare la classifica per non rendere infuocate le ultime giornate.
Il Perugia, dopo una partita generosa e sempre condotta in vantaggio, viene raggiunto in zona recupero dal Brescia, che impatta la gara vanificando lo sforzo dei Grifoni, profuso per rimanere agganciati alla zona play-off. Anche in questo caso è forte la lamentela del clan biancorosso per l’extra recupero inspiegabilmente concesso dall’arbitro Abbattista sull’ultima azione, quella decisiva. Il copione è quello delle ultime uscite, con gli uomini di Bisoli che agiscono di rimessa con le ficcanti verticalizzazioni a cercare Aguirre. Da una di queste progressioni dell’uruguaiano nasce il vantaggio di Ardemagni, che addirittura raddoppia, qualche minuto dopo, con un’azione personale. Per i Grifoni la partita sembra mettersi in discesa ma, prima un’incertezza di Rosati in uscita concede a Caracciolo una palla facile per accorciare le distanze, poi la stanchezza di tanti uomini in campo permette al Brescia di prendere l’iniziativa, senza però creare tanti problemi sotto porta fino all’episodio finale.
Il pareggio arriva come una mazzata e la delusione è grande, ma non si può invocare solo la sfortuna o l’errore arbitrale nel concedere più recupero. Quei minuti finali andavano certamente gestiti meglio, con intelligenza e personalità. Ora la corsa play off è diventata una salita molto ripida, ma che va onorata fino all’ultima goccia di sudore, provando, prima di tutto, ad invertire il ruolino di marca casalingo contro l’Avellino nella prossima sfida.

AUTORE: Andrea Franceschini