Si è tenuta lunedì 5 settembre a Palazzo Murena, Università centrale, piazza dell’Università, la conferenza stampa e l’inaugurazione della mostra dedicata al noto fisico Franco Rasetti, uno dei ‘ragazzi di Via Panisperna’, amico intimo di Enrico Fermi, nato in un piccolo paese umbro, Pozzuolo, vicino a Castiglione del Lago, ai primi del secolo scorso. L’importanza di questo avvenimento è data dal fatto che viene ricordato un personaggio, Franco Rasetti, che, unico al mondo insieme al fisico Max Born, si rifiutò di collaborare a qualunque progetto di ricerca fosse collegato alla realizzazione di ordigni nucleari da utilizzzare per fini bellici. Questa scelta sarà nel corso del festival lo spunto per riflettere sull’impegno etico degli scienziati per la pace, a 60 anni dalla prima bomba atomica su Hiroshima e Nagasaki, e a 50 anni dal manifesto di Russell e Einstein sulla non -proliferazione delle armi e sull’impiego della ricerca per il bene dell’intera umanità. Quando Rasetti avvertì che le sue ricerche andavano nel senso di scoprire una bomba di dimensioni micidiali cessò la sua collaborazione e si dedicò ad altre ricerche scientifiche. Da qui il titolo dato alla mostra ‘Atomi e farfalle’, che rimarrà aperta fino al 18 settembre. La mostra, la prima in Italia, è stata realizzata dall’associazione Gurdulù onlus e da Psiquadro, con il sostegno dell’Infn Istituto nazionale di fisica nucleare, nell’ambito dei progetti per l’anno mondiale della Fisica. All’inaugurazione sono intervenuti Roberto Battiston, direttore della sezione Infn di Perugia, Leonardo Alfonsi, direttore scientifico del Perugia science festival, Francesco Bistoni, rettore dell’Università, Danielle Ouelette, direttore della rivista ‘Découvrir’, Marco Moschini, presidente Ass. Leone XIII e Roberto V. Caffarelli, ordinario all’Università degli studi di Pisa. Il Perugia science festival inaugura quest’anno una sezione dedicata alla storia della scienza e lo fa con questa mostra che ripercorre la vicenda umana e l’avventura scientifica di Franco Rasetti, una figura di notevole spessore non tanto per l’attività come fisico, che pure portò a risultati eccellenti, quanto per la passione per le scienze naturali. La mostra ripercorre le tappe principali della sua storia e offre l’opportunità di osservare disegni naturalistici originali da lui realizzati e campioni delle sue collezioni naturalistiche. La mostra è arricchita dalle testimonianze di colleghi ed amici che hanno condiviso con Rasetti le appassionanti attività di ricerca e le lunghe passeggiate in montagna. Franco Rasetti è stato infatti anche un ottimo alpinista, passione che lo ha condotto sulle vette di mezzo mondo e gli ha permesso di realizzare una ricca collezione di foto di fiori alpestri. Nel 1980 l’Accademia nazionale dei Lincei, della quale Rasetti era membro dal 1935, pubblicò il libro ‘I fiori delle Alpi’, che raccoglie 572 foto scattate da Rasetti con una particolare, minuziosa tecnica fotografica. ‘Atomi e farfalle’ offre inoltre l’occasione per riflettere sulle sue scelte etiche, di grande coraggio e di amore per la pace. Per una scienza a servizio della pace.