Con una solenne liturgia presieduta dall’arcivescovo Bassetti, domenica 22 dicembre alle ore 17 viene riaperta la cattedrale dei Santi Gervasio e Protasio a Città della Pieve dopo più di tre anni di lavori di consolidamento e restauro, che hanno consentito di ripresentare il monumento in tutto il suo splendore.
Si è trattato di un progetto complesso “che in una prima fase dei lavori – spiega il parroco don Aldo Gattobigio – ha interessato il consolidamento statico della struttura architettonica e che poi si è esteso a tutto l’apparato decorativo interno fino alla pavimentazione e all’impiantistica”.
L’intervento è stato possibile grazie al contributo economico della Presidenza del Consiglio dei ministri e della Cei per un importo complessivo di 600 mila euro, e grazie al deciso impegno dell’Arcivescovo nel sostenere le ragioni dell’intero intervento. Il progetto è stato realizzato e diretto dall’arch. Alfonso del Buono e dall’ingegnere Michele Verde. I lavori sono stati appaltati all’impresa edile Mario Scargiali di Città della Pieve. Le decorazioni parietali sono state oggetto di un accurato restauro eseguito dalla ditta Restauro opere d’arte Marcello Castrichini di Luca e Monica Castrichini snc.
L’evento rientra in un quadro più vasto che mira a valorizzare il patrimonio religioso, storico e artistico di Città della Pieve e che si è concretizzato nel restauro del palazzo vescovile, della chiesa del Gesù e del santuario della Madonna di Fatima e nel riordino della raccolta museale, insieme ad altre iniziative. Con la finalità di recuperare e valorizzare la storia della diocesi. È nell’area dove oggi sorge il duomo, risalente al 1600, che si ergeva l’antica pieve, chiesa con il fonte battesimale, edificata intorno al secolo VIII d.C.
Domenica verranno dunque riaperte le porte di uno dei monumenti più significativi della città: i recenti scavi sotto la pavimentazione hanno portato alla luce le celle sepolcrali in cotto e i resti delle opere basamentali dell’antica pieve, oggi resi visibili. Sotto l’abside esistono inoltre i resti di un’antica cripta.
La concattedrale conserva inoltre opere d’arte di pregio, tra cui due capolavori del Perugino: le tavole del Battesimo di Gesù, recentemente restaurato dalla ditta di restauro Castrichini, e della Madonna in trono con i patroni Gervasio e Protasio e i santi Pietro e Paolo, nonché affreschi del Pomarancio. Quest’ultima tela verrà restaurata a partire dal gennaio 2014.
Le celebrazioni hanno inizio venerdì 20, alle ore 21, con un concerto in duomo dal titolo “Aprite le porte a Cristo con canti e con lodi” sotto la direzione del maestro Angela Ciampani. Protagonisti sono la corale polifonica di Città della Pieve (con il maestro Giuseppe D’Angelo) e la corale di Monteleone di Orvieto, la banda musicale “Pietro Vannucci” di Città della Pieve e la banda musicale di Monteleone di Orvieto, insieme al coro liturgico parrocchiale e con la partecipazione di una rappresentanza degli alunni delle scuole “P. Vannucci” e “I. Calvino”.