In occasione della festa della Trinità, la comunità di Ferratelle ha potuto salutare il “ritorno” della piccola edicola risalente al tardo sec. XVII (ora di proprietà della famiglia Tomassini-Pascolini) ed in particolare l’affresco posto sulla parete dietro l’abside, un trittico raffigurante una Madonna con Bambino affiancata da sant’Ubaldo, a sinistra, e sant’Antonio da Padova, a destra, restiuito alla sua originaria bellezza da accurati ed abili lavori di restauro.
Sono stati don Marco e don Sergio, della parrocchia di Madonna del Prato, che ha molto contribuito all’iniziativa, ad officiare la messa che ha preceduto la consacrazione della pieve da parte del vescovo mons. Mario Ceccobelli.
Il presule – insieme all’assessore alla Cultura Marco Bellucci, in rappresentanza dell’Amministrazione comunale – ha sottolineato l’importanza di un’operazione come questa, in cui “la sensibilità e l’impegno di tutti hanno permesso di riabbracciare questo documento della devozione dei nostri padri, un emblema della storia e cultura del nostro territorio da recuperare e custodire, in particolare in questo momento in cui molti elementi del patrimonio artistico italiano sono stati distrutti dalla ferocia del sisma. Ora auspichiamo che anche la comunità cristiana possa ricompattarsi attorno a questo simbolo di bellezza e condivisione”.
Hanno presenziato alla cerimonia anche Carlo Colaiacovo, presidente della Fondazione Cassa di risparmio di Perugia, che ha patrocinato l’iniziativa di recupero dell’opera pittorica, illustrata nei suoi termini tecnici dal restauratore Roberto Fofi della cooperativa Ikuvium. È intervenuto anche Paolo Salciarini, direttore dell’ufficio diocesano per i Beni culturali. Nell’occasione è stata presentata e distribuita una interessante pubblicazione che racconta i volti e la storia della comunità di Ferratelle, della festività della Madonna dell’Immacolata, e dell’edicola, che nel 1860 ospitò il corpo incorrotto di sant’Ubaldo in una sosta durante la traslazione.
Al termine Ubaldo Minelli, presidente della comunità di Ferratelle, a nome di tutta la frazione ha ringraziato quanti hanno contribuito alla riuscita dell’iniziativa. È stata l’occasione per rimettere al centro dell’attenzione questa piccola chiesa attestata dalla fine del ’700 ma originata probabilmente da una piccola edicola o “mastaduccia” cioè edicola con statua della Madonna con Bambino.