“Noi vescovi umbri ci aspettiamo da voi consacrati e da voi consacrate che ‘svegliate’ l’Umbria!”. Lo scrive il card. Gualtiero Bassetti nella Lettera ai consacrati e alle consacrate dell’Umbria , preparata per la loro Giornata regionale a Collevalenza di domani, sabato (vedi programma sotto).
“Una terra – prosegue Bassetti – fertile per santità e benedetta da tanti carismi nei secoli passati, ma che ora soffre perché sembra aver smarrito le sue radici, sembra non valorizzare appieno la sua storia.
Ha bisogno che, sulla scia dei fondatori e delle fondatrici, le persone consacrate ritornino con la loro genuina ‘testimonianza profetica’ a riproporre all’Umbria le parole del Vangelo, parole che generano vita e che riaccendono speranza e fiducia per il futuro della nostra terra.
Cari consacrati, care consacrate, con i vostri carismi, ‘antichi e nuovi’, offrite con generosità il vostro contributo per rendere più belle e più vive le nostre comunità cristiane, le nostre parrocchie, le nostre Chiese.
Ci aspettiamo che, in comunione e in sinergia con noi Pastori, con i sacerdoti e con gli operatori pastorali presenti nelle nostre comunità cristiane, mediante i vostri carismi con la loro valenza spirituale, sociale, culturale, caritativa, educativa, assistenziale, possiate venire incontro in modo significativo alla nostra società sempre più disorientata e sofferente a livello morale, economico, sociale.
Anche noi Pastori umbri ci uniamo al Papa nel dire: ‘Dio ci chiede di uscire dal nido che ci contiene e di essere inviati nelle frontiere del mondo, evitando la tentazione di addomesticarle. Questo è il modo più concreto di imitare il Signore!’ (Ai superiori generali nell’incontro del 29 novembre 2013).
Anche noi vi ripetiamo il mandato del Crocifisso di San Damiano: ‘Va’, Francesco, e ripara la mia casa che come vedi è tutta una rovina!’, invitandovi ad andare alle periferie delle nostre comunità, delle nostre Chiese locali, della nostra società”.
I Papi e il Concilio
La Lettera del presidente della Conferenza apiscopale umbra si apre con un saluto “anche a nome dei miei fratelli vescovi umbri, con la stima, l’amore e la gratitudine che il nostro cuore di Pastori prova per la vostra capillare, generosa e significativa presenza nelle Chiese che sono in Umbria”.
“Anche noi vescovi umbri intendiamo condividere e manifestare la stessa gioia del Santo Padre per quest’Anno dedicato alla vita consacrata. Essa ‘è un grande dono per la Chiesa perché nasce nella Chiesa, cresce nella Chiesa ed è tutta orientata alla Chiesa’ (intervento al Sinodo dei vescovidel 1994).
In questo 2015 si celebrano i 50 anni dalla pubblicazione di due importanti documenti del Concilio Vaticano II: la Costituzione sulla Chiesa Lumen gentium, che contiene un capitolo dedicato alla vita religiosa, e il decreto Perfectae caritatis interamente dedicato alla vita consacrata. E inoltre i vent’anni dalla pubblicazione dell’esortazione apostolica Vita consecrata emanata nel 1994 da san Giovanni Paolo II a conclusione del Sinodo dei vescovi dedicato a tale tema (a cui partecipò anche il vescovo Bergoglio): una pietra miliare nel cammino ecclesiale post-conciliare di quanti vivono una vita di speciale consacrazione”.
Alla luce di tutto questo – prosegue Bassetti – “siamo qui oggi, vescovi e consacrati, pellegrini in questo ‘luogo sacro’ nato da un carisma originale e nuovo, il carisma dell’Amore Misericordioso, affidato da Dio alla beata Madre Speranza, particolarmente attuale, anche pensando al prossimo Giubileo della Misericordia…
Cari fratelli e sorelle consacrati, anche noi vescovi umbri intendiamo affidare a voi l’invito che Papa Francesco ha rivolto ai superiori generali e a tutti i consacrati del mondo quando ha indetto l’Anno della vita consacrata: ‘Svegliate il mondo, illuminatelo con la vostra testimonianza profetica e controcorrente!” (Messaggio per l’apertura dell’anno della vita consacrata, 30 novembre 2014).
Risorsa provvidenziale
Il presidente della Ceu precisa quindi che religiose e religiose non sono “materiale di supplenza, ma preziose e provvidenziali risorse carismatiche”. E a titolo di esempio elenca i santuari della nostra regione, continua meta di pellegrinaggi da tutto il mondo, da parte di credenti e di persone in ricerca.
“Con tutta la Chiesa – prosegue – e assieme ai fedeli delle nostre Chiese locali ci uniamo quest’anno a tutti voi consacrati e consacrate nel ‘guardare al passato con gratitudine’, nel vivere il presente ‘con passione’ e nell’‘abbracciare il futuro con speranza’ (cfr. Francesco, Lettera apostolica ai consacrati in occasione dell’Anno della vita consacrata, 2).
Vi vogliamo assicurare che anche in Umbria l’Anno della vita consacrata non riguarda soltanto voi, persone consacrate, ma tutte le nostre Chiese, le nostre comunità cristiane, il nostro popolo. Ribadiamo anche noi vescovi quanto ha scritto Papa Francesco a tutta la Chiesa: ‘Cosa sarebbe la Chiesa senza san Benedetto e san Basilio, senza sant’Agostino e san Bernardo, senza san Francesco e san Domenico, senza sant’Ignazio di Loyola e santa Teresa d’Avila… L’elenco si farebbe quasi infinito, fino a san Giovanni Bosco, alla beata Teresa di Calcutta…’.
E in Umbria noi aggiungiamo: ‘… senza santa Chiara, santa Angela da Foligno, santa Rita, santa Chiara da Montefalco, la beata Angelina dei Conti di Marsciano e, ai nostri giorni, senza san Luigi Guanella, san Luigi Orione, la beata Speranza, il beato Carlo Liviero con i loro figli e figlie?’.
Santi e sante che sono vissuti decisamente ‘in uscita’. Di certo rivolti verso Dio, ma contemporaneamente verso il mondo, facendosi carico dei problemi, dei drammi, delle povertà, delle sofferenze degli uomini del loro tempo”.
L’augurio
“Concludiamo con un augurio: l’Anno della vita consacrata sia un anno di grazia e di rinnovato impegno a procedere insieme come Chiesa, popolo di Dio in cammino verso la santità nella ‘perfezione della carità’ di cui Maria è l’esemplare compiuto. Il Signore vi dia pace! Il Signore porti a compimento l’opera che ha iniziato in voi!”.
La Giornata a Collevalenza
Umbria, una terra benedetta per i suoi tanti luoghi sacri
La Giornata dedicata a tutti i religiosi dell’Umbria, il 23 maggio a Collevalenza, si svolgerà in base al seguente programma: ore 9 – ritrovo alla Casa del pellegrino; ore 9.30 – incontro con i Vescovi dell’Umbria; ore 11 – concelebrazione eucaristica in basilica; ore 12.30 – pranzo.
Come sottolineato dal card. Bassetti nella sua Lettera ai consacrati , l’Umbria “è una terra benedetta per tanti luoghi sacri, per numerosi santuari che sono cari non solo al nostro popolo e frequentati dalla nostra gente, ma che attirano da tutto il mondo milioni di pellegrini… Innanzitutto le due basiliche… di San Francesco e di Santa Maria degli Angeli; e ancora molti altri santuari quali Santa Chiara, San Damiano, Rivotorto, Eremo delle carceri, Divino Amore a Gualdo, La Salette a Salmata e così via. Nella diocesi di Orvieto-Todi il santuario dell’Amore Misericordioso di Collevalenza e la basilica di Santa Giustina a Bolsena. Nella diocesi di Spoleto-Nocia i santuari di Santa Rita da Cascia e della Madonna della Stella. Il santuario di Canoscio e il monastero di Santa Veronica Giuliani nella diocesi di Città di Castello. L’abbazia di Sassovivo e il santuario di Santa Angela da Foligno nell’omonima diocesi. Il Sacro speco e la basilica di San Valentino nella diocesi di Terni – Narni – Amelia. E poi la presenza di molte diversificate istituzioni religiose maschili e femminili con scuole, ospedali, case di accoglienza e di spiritualità, centri culturali, centri assistenziali ed educativi… E infine, non possiamo non esprimere molta gratitudine agli innumerevoli monasteri di clausura”.
In Umbria esistono 183 comunità religiose femminili (1.019 persone in tutto), 91 comunità maschili (599 persone) e 47 monasteri di clausura (556 persone).
Clicca qui per scaricare la LETTERA AI CONSACRATI E ALLE CONSACRATE DELL’UMBRIA