il patrocinio di Regione, Provincia e Comune l’Istituto d’Arte di Gubbio ha promosso un’iniziativa di grande valore culturale che si è svolta il 5 aprile scorso nella sede del Park Hotel ai Cappuccini. Ha presieduto, introdotto e illustrato l’iniziativa il dirigente scolastico dell’istituto prof. Giovanni Meli. Egli ha indicato il motivo della manifestazione che è quella di avviare una ricerca conoscitiva approfondita che serva a comprendere il significato dei numerosi reperti tibetani, oggetti di varia natura e uso, in massima parte legati al culto religioso buddista, donati alla città da un illustre eugubino nel secolo scorso, che hanno bisogno di essere opportunamente restaurati. E’ stata una interessante occasione per svolgere un dialogo al quale hanno preso parte l’assessore alla cultura della Regione Gianfranco Maddoli, Maria Pia Bruscolotti delle Provincia, Filippo Stirati del Comune e due rappresentanti religiosi rispettivamente della religione buddista, il lama tibetano Ghesce Tenzin Tenphel e della cattolica don Elio Bromuri, esperto di dialogo interreligioso. Il Lama tibetano ha dato un piccolo significativo esempio dell’insegnamento che impartisce nella comunità di Pomaia dove esercita la sua missione e don Bromuri ha indicato i criteri del dialogo interreligioso e soprattutto la valutazione che del Buddismo fanno i documenti del Concilio Vaticano II e alcuni teologi cattolici. La manifestazione, ancorché insolita nell’ambito degli interessi predominanti nella nostra società, è risultata molto partecipata e proficua, se non altro per aprire un varco conoscitivo verso culture antiche e lontane, come può essere quella legata alla tradizione del Buddismo tantrico e del lamaismo tibetano.