Sarà presentato lunedì 30 maggio, alle 11, al Villaggio della Carità di Perugia, il 7° Rapporto povertà nell’Archidiocesi perugino-pievese a cura dell’Osservatorio Caritas sulle povertà e l’inclusione sociale. Interverranno l’arcivescovo emerito cardinale Gualtiero Bassetti, il direttore della Caritas diocesana don Marco Briziarelli, l’economista Pierluigi Grassetti, coordinatore dell’equipe dell’Osservatorio Caritas, e lo statistico Nicola Faloci, membro della suddetta equipe. Alla presentazione sono stati invitati i rappresentanti delle Istituzioni civili locali impegnate nel sociale e dei media e i direttori e collaboratori delle Caritas diocesane dell’Umbria.
Effetto pandemia e guerra in Ucraina
Il Rapporto dal titolo ‘Prendiamoci cura’ non si limita alla raccolta dati, ma è una ricerca-studio accurata del fenomeno povertà rilevato nel 2021 e nel primo quadrimestre 2022. Per arginare e contrastare tale fenomeno, come richiama lo stesso titolo del Rapporto, è necessario – secondo la Caritas – il coinvolgimento di tutti gli attori sociali operanti nel territorio diocesano. Nel dare un’anticipazione dei contenuti di questo 7° Rapporto, l’equipe dell’Osservatorio Caritas, evidenzia alcuni aspetti di “novità” rispetto alle precedenti sei edizioni. Innanzitutto l’aumento dei richiedenti aiuto nel 2021 è dovuto all’effetto della pandemia a cui si è aggiunta, nei primi mesi del 2022, l’emergenza profughi ucraini.
Povertà economica e povertà educativa
Altro nuovo aspetto è il persistente basso livello di scolarizzazione di coloro che chiedono aiuto, che si accompagna spesso ad un abbandono precoce del percorso degli studi. La povertà economica si traduce in povertà educativa e questa è una delle trappole fondamentali della stessa povertà. Un’altra nuova grave criticità è il numero crescente di disoccupati e di occupati; questi ultimi sono i poveri che lavorano, un fenomeno in costante dilatazione per salari molto bassi e lavori precari. Altro nuovo inquietante aspetto della povertà è il peggioramento della condizione abitativa per molte famiglie, in particolare italiane, al punto che la Caritas diocesana ha promosso una campagna, di sensibilizzazione e raccolta fondi denominata “Adotta un affitto”. Tutti fronti dove le Istituzioni locali preposte in materia possono intervenire appropriatamente e la Caritas, oltre a collaborare con le suddette Istituzioni, potenzia il ventaglio dei suoi interventi e raccomanda il coinvolgimento di tutta la cittadinanza per avviare a soluzione queste pesanti e difficili sfide di carattere socio-economiche che emergono dal 7° Rapporto sulle povertà.