Neoplasia. Tumore. Carcinoma. Blastoma. Metastasi. Mente e cuore vacillano di fronte a questi termini così prepotentemente entrati nelle nostre vite e nel comune vocabolario, ad indicare la presenza di un cancro, vale a dire di una proliferazione non controllata di cellule che hanno la capacità di infiltrarsi nei normali organi e tessuti dell’organismo alterandone la struttura ed il funzionamento.
Il Dna cellulare, lo abbiamo appreso a scuola e non dovremmo dimenticarlo, contiene infatti informazioni su come le cellule debbano crescere e moltiplicarsi. Errori in queste istruzioni fanno in modo che la cellula diventi cancerosa.
Aumentano i casi di tumore
Secondo il rapporto “I numeri del cancro 2023”, frutto della collaborazione tra Airtum (associazione italiana registri tumori), Aiom (associazione italiana di oncologia medica), Fondazione Aiom e Passi (progressi nelle aziende sanitarie per la salute in Italia), rispetto al 2020, i casi di tumore nel 2023 sono aumentati di oltre 18.000 unità, complice anche la sospensione ed il rallentamento degli screening durante la pandemia da Covid-19 che hanno determinato lo slittamento di molte diagnosi.
… ma si curano di più
Il cancro è però sempre più curabile. Questo ci conforta. I trattamenti oncologici variano a seconda della sede che viene identificata come primaria, dello stadio della malattia, della presenza o meno di malattia secondaria (a distanza) e delle condizioni di salute generale del paziente.
La radioterapia
Accanto alle terapie di tipo chirurgico e medico (chemioterapia e terapie biologiche) si giustappone la radioterapia, cui ricorre circa la metà delle persone colpite da una mutazione genetica tumorale.
Prof.ssa Cynthia Aristei: “è una specializzazione molto richiesta”
A colloquio con la prof.ssa Cynthia Aristei, dirigente S. C. di Radioterapia oncologica presso l’Azienda ospedaliera di Perugia, da quarant’anni in servizio al Santa Maria della Misericordia, responsabile della sezione di Radioterapia oncologica e direttrice della Scuola di specializzazione in radioterapia, apprendiamo che “la radiologia è una specializzazione sanitaria molto richiesta, dato che attraverso di essa è possibile curare le neoplasie con trattamenti mirati molto limitati nel tempo, ma efficaci. Sono però attualmente pochissimi i giovani medici che ad essa si avvicinano. La problematica non è solo locale; anche a livello nazionale ci si sta da tempo interrogando sulle cause ed i possibili rimedi alla carenza di radioterapisti.
Una delle motivazioni è legata alle modalità di insegnamento di questa, per me affascinante, disciplina che permette sia il rapporto diretto con il paziente sia l’utilizzo di apparecchiature altamente tecnologiche. La radioterapia – a differenza della radiodiagnostica – non è infatti presente, come insegnamento a sé stante, in tutte le facoltà di Medicina e, laddove fa parte del corso di studi previsti, le è destinato un esiguo numero di ore e/o viene presentata agli studenti un paio d’anni prima dell’accesso alla specializzazione, per cui al momento della scelta del proprio campo di lavoro se ne è quasi persa la memoria”.
“‘La radioterapia che cura per guarire” incontro ad Assisi
Si colloca in quest’ottica l’incontro ‘La radioterapia che cura per guarire’ promosso in Assisi il prossimo 13 settembre alle ore 17.30 presso il palazzo comunale… “Con l’associazione Nora – Noi per la radioterapia oncologica di Perugia, in collaborazione con gli enti locali, proponiamo convegni e tavole rotonde per fare conoscere le potenzialità della radioterapia non solo agli addetti ai lavori, ma anche alla comunità.
Interverranno non solo medici, ma anche infermieri professionali e tecnici di radiologia dell’ospedale Silvestrini, laddove trattiamo 1.500 nuovi pazienti all’anno, in un reparto che rappresenta un’eccellenza non solo a livello nazionale, ma anche internazionale, e dove sono presenti competenze e strumentazioni adeguate al trattamento curativo sulle neoplasie”.
Elena Lovascio
L’associazione “Nora”
“ Nora” è un acronimo che sta per l’associazione “Noi per la Radioterapia oncologica” di Perugia. Nata lo scorso settembre non soltanto per finanziare borse di studio e di dottorato, assegni di ricerca e contratti a progetto all’interno dell’Università degli studi di Perugia, ma anche per favorire l’acquisto delle migliori tecnologie e dei più aggiornati macchinari relativi alla radioterapia, da donare all’ospedale del capoluogo umbro. In ultimo, Nora si adopera per sostenere la formazione e l’aggiornamento del personale medico, fisico, tecnico e infermieristico.
Molteplici le iniziative di raccolta fondi che mettono al centro la musica o il buon cibo, come è accaduto nei mesi scorsi a Cannara, dove la sezione Avis locale ha promosso una cena di solidarietà al sapor di vernaccia, che ha visto la partecipazione di oltre duecento persone.