Qui si impara divertendosi

Attività ludiche e formative portate avanti dall’oratorio “Don Bosco” di Gubbio

L’oratorio “Don Bosco” di Gubbio è un esempio lodevole del concreto impegno di tutte le persone e degli enti che si occupano quotidianamente di animazione ed educazione. Centrale in questo organismo, orientato da un encomiabile spirito di fratellanza, è senza dubbio l’attività ludica, intesa come ponte verso una formazione continua e completa, fatta di allegria e solidarietà. Unico “must”, divertirsi imparando e imparare divertendosi, in un orizzonte di condivisione e carità, attraverso il gioco. La struttura eugubina, così come è oggi, è stata riaperta nel 2008 dopo il trasferimento delle suore Salesiane ed è direttamente coordinata dal vescovo di Gubbio, mons. Mario Ceccobelli, che si occupa dell’amministrazione tramite due o tre famiglie, che a rotazione si trasferiscono in modo stabile per circa cinque mesi nelle stanze in via della Repubblica. Ad esse si affianca poi l’attività del Comitato oratoriale, che si occupa di gestire le tante varie attività sostenendole con i proventi che vengono dal fondo diocesano, dal Csi e dalla beneficienza. Nei mesi di maggio e settembre si programmano le attività stagionali, in particolare i campi-scuola estivi “La Girandola” e “La Girandolina”, che ospitano rispettivamente ragazzi dai 6 ai 12 anni e bambini dai 3 ai 5 anni. Altre esperienze significative sono il Grest e il Grinv, momenti di full immersion – uno estivo e l’altro che si tiene dopo le festività natalizie – in cui animatori e bambini convivono per qualche giorno, sfruttando appieno il tempo con allegre attività ricreative e di preghiera, sulla scia dello spirito salesiano su cui l’oratorio è fondato. Figure di riferimento per i “più piccoli” sono poi i ragazzi “più grandi” del servizio civile diocesano, che in particolare durante i pomeriggi invernali, quando l’oratorio è aperto solo nel pomeriggio, diventano vere e proprie guide, permettendo loro di incontrarsi in un luogo sicuro dove giocare e stare insieme, stimolati alla riflessione nel rispetto della convivenza caritatevole. Questi giovani – già membri dell’oratorio – su nomina del Vescovo ricevono una piccola retribuzione per sorvegliare e dirigere le attività dei ragazzini, contribuendo così ad amministrare efficacemente la struttura. Anche le famiglie vengono sollecitamente coinvolte nelle attività dell’oratorio, con cene sociali e tornei sportivi, grazie alla preziosa collaborazione degli insegnanti del Csi. Questa è l’esperienza positiva dell’oratorio, testimoniata per noi dai giovani animatori Giovanna, Riccardo, Martina.

AUTORE: B. e P.