Accogliendo e portando avanti un suggerimento di Giampaolo Giostrelli, suor Gloria Pasquariello, madre generale delle suore Apostole del Sacro Cuore, ha convocato nei giorni scorsi a Roma i vari gruppi impegnati in favore delle popolazioni del Burkina Faso, per vivere una giornata di condivisione, per uno scambio di esperienze su quanto fatto finora.
Oltre quaranta persone del Gruppo missionario di Umbertide sono partite in pullman, destinazione l’Università pontificia salesiana, per partecipare a questo storico momento di incontro fra quanti sono impegnati nella “resurrezione” dello Stato africano. Il Gruppo umbertidese, per il quale ha parlato Fulvio Lucaccioni, ha fatto la sua figura grazie alle tante opere concrete realizzate fino ad oggi. Suor Gloria ha speso un’infinità di elogi per Giostrelli ed i suoi.
In tale occasione don Gerardo Balbi, parroco di Camporeggiano e valido braccio destro di mons. Lupini a Cristo Risorto, ha poi officiato una solenne celebrazione eucaristica, con le suore africane ad animare la liturgia con canti tradizionali del loro popolo, rendendola ancora più suggestiva. Il momento è stato reso speciale da un ispirato don Gerardo Balbi che con le sue tecnologie e strumentazioni sempre all’avanguardia – che lo aiutano nel suo handicap di non vedente – ha saputo catturare l’intero uditorio con la semplicità e profondità del suo eloquio. Dall’incontro è venuto fuori che il Gruppo missionario di Umbertide è una realtà radicata nella Chiesa, che mostra con le sue opere un annuncio continuo del Vangelo e un vero e proprio miracolo vivente per tutto il denaro che ha saputo far arrivare in Africa, senza chiedere mai nulla ad enti o istituzioni pubbliche e private.
Nel mese di ottobre, ad esempio, sono partiti 10.000 euro per acquistare un quintale di miglio e 50 chili di riso per tutte le 87 famiglie delle Suore di Notre Dame du-Lac. Sicuramente, quanto acquistato permetterà di andare avanti qualche buon mese alle persone che ne hanno bisogno.
L’incontro è avvenuto nello stesso giorno in cui, tanti anni or sono, la fondatrice della congregazione, Maria Gargani (di cui è in corso la causa di beatificazione), incontrò il compianto don Antonio Fanucci dando il via a questo inarrestabile fiume di amore. Ora, in don Gerardo Balbi – ha sottolineato la Madre generale – è visibile la sottile linea di continuità del lavoro cominciato assieme a don Fanucci.