Un nuovo sacerdote, Marcello D’Artista, sarà ordinato sabato 21 marzo alle 17.30 nella cattedrale di Terni per imposizione delle mani del vescovo Vincenzo Paglia. Una vocazione nata in parrocchia quella del giovane Marcello, che così racconta la sua vicenda spirituale e umana: ‘Semplicemente, la mia esperienza vocazionale è nata in parrocchia, anche se all’inizio non ero il tipico ragazzo casa e chiesa. Ero sì un ragazzetto molto casa e scuola, anche se non sono mai stato una cima. La ‘provocazione’ da parte di Dio penso di averla ricevuta in un ‘giorno come tanti altri’, quel 16 febbraio del ’94, mercoledì delle Ceneri, quando ho conosciuto il sacerdote che mi ha poi aiutato a comprendere ancor di più Dio e il suo progetto di salvezza su di me: don Fabio Leonardis. Da lì è stato un crescendo. Nella vita spirituale sono stato smazzato da lui, che mi ha fatto crescere nella vita dello spirito, e non solo: ricordo quando, insieme ad altri ragazzi della parrocchia di Raiano, ci prendeva e ci caricava sulla Volkswagen’olo targata Terni e ci portava in giro, o al mare o in montagna, aiutandoci a trovare e amare Dio, partendo dalla semplice esperienza dell’amicizia tra noi ragazzi. Dopo alcuni anni la decisione, la mia scelta, non facile, di seguire Gesù nel sacerdozio, scelta importante da non poter essere rimandata a un domani! La partenza per un’altra città, Terni, e l’accoglienza di mons. Gualdrini e di mons. Paglia; la vita nella comunità del seminario diocesano, a Sant’Alò, e poi il discernimento nel seminario regionale ‘Pio XI’ ad Assisi. Dopo la formazione teologica e la fraternità della comunità del regionale, la concretezza della vita pastorale nella parrocchia di Santa Maria del Rivo. La vita pastorale in questi miei anni borgorivani è stata soprattutto scandita dalla preghiera insieme ai sacerdoti della parrocchia; dai rapporti umani con tante persone che frequentano l’ambiente parrocchiale, spaziando dal catechismo agli scout, dai gruppi di preghiera alla Caritas parrocchiale. Alcune volte ho avuto la tentazione di gettare la spugna ma, dopo un’energica revisione sull’operato e sulla vita vissuta, ho sempre ripreso con gioia il mio cammino al seguito di Gesù, riconfermando con forza il mio sì a Dio. Cosa mi aspetterà dopo l’ordinazione? So di certo che non dormirò sugli allori, e che di lavoro, nella vigna del Signore, ce ne sarà e abbondante! Quello che era all’inizio un desiderio, ora con il passare del tempo si è concretizzato, non secondo la mia volontà, ma secondo il disegno che Dio ha avuto per me, e nel quale Lui ha scommesso: da parte mia c’è stato e ci sarà l’impegno di continuare a scommettere e a fidarsi di Lui, che domanda di donarsi completamente e concretamente a quanti sono miei fratelli nel cammino della vita. Questo è stato possibile soprattutto grazie a tante persone che durante il mio cammino di formazione si sono fatte vicine e me e mi hanno aiutato in vari modi, soprattutto nella preghiera’.