Quali tempi per le nuove facoltà?

Terni città universitaria sta diventando una realtà. E’ stato infatti sottoscritto a Roma, tra Governo, Regione dell’Umbria ed Università di Perugia, il protocollo d’intesa relativo allo sviluppo complessivo dell’ateneo perugino, con l’istituzione a Terni di un polo didattico e scientifico dotato di propria autonomia gestionale. E’ previsto un primo finanziamento consolidato di cinque miliardi di lire, valido per il primo anno e destinato a ripetersi anche per gli anni successivi, a cui si aggiunge un capitolo di risorse per gli investimenti pari a sei miliardi di lire. In aggiunta a questi undici miliardi, negli anni successivi altri accordi di programma provvederanno al finanziamento degli interventi previsti nel protocollo d’intesa che copre un arco di due piani triennali di sviluppo universitario, quelli relativi al 2001/2004 e al 2004/2007. A Terni, dunque, ci sarà una facoltà di biotecnologia, nuovi corsi di laurea in lettere, scienze politiche, scienze delle comunicazioni, si consolideranno e svilupperanno i corsi di laurea in ingegneria, medicina, economia. “Credo che sia un’ottima notizia per le imprese e per i cittadini ternani – ha commentato il sottosegretario Enrico Micheli – perché il Polo universitario di Terni sarà a servizio dello sviluppo economico e sociale del territorio”. “E’ indubbiamente un riconoscimento alla capacità di proposta delle istituzioni locali e dell’Università – ha avuto modo di dichiarare il sindaco di Terni Paolo Raffaelli – che tuttavia difficilmente avrebbe potuto concretizzarsi senza il determinante impegno del Governo. Si tratta ora di compiere un ulteriore sforzo per predisporre in tempo utile tutte le strutture logistiche e ricettive necessarie all’attivazione dei corsi”. E a tal proposito il primo cittadino di Terni ha comunicato che, d’intesa con il Presidente della Provincia di Terni, Andrea Cavicchioli, ha già incaricato un gruppo di lavoro per indicare rapidamente le soluzioni per risolvere le questioni tecniche ancora sul tappeto e consentire in tempi brevi il decollo dell’università ternana.