La nostra Zona pastorale, detta anche Pievania di San Giovanni, è composta da sei parrocchie: San Giovanni di Baiano, Firenzuola di Acquasparta, Porzano di Terni, San Martino in Trignano, Sant’Angelo in Mercole e Montemartano di Spoleto. Dalla geografia dei nomi si può capire che il territorio della pievania è molto esteso e comprende le comunità storicamente e culturalmente diverse tra loro. Questo dato inevitabilmente incide sulla mentalità della popolazione e, di conseguenza, pone delle sfide da affrontare nell’azione pastorale che, a sua volta, tende a essere unica. Uno dei settori del sevizio pastorale di cui vorrei parlare è quello della pastorale giovanile. E anche qui, il nostro territorio è caratterizzato da alcuni particolari da tener presente quando si fa qualcosa per i giovani.
Nella parrocchia di Porzano ci sono diverse piccole frazioni dove vivono le famiglie che lavorano a Terni e quindi i figli (tra l’altro, pochi) che vanno a scuola a Terni sono naturalmente inseriti nell’area giovanile ternana. Nella parrocchia di Montemartano e, in parte, di Firenzuola, quei pochissimi giovani che vi abitano trovano difficoltà a inserirsi in qualsiasi iniziativa pastorale perché comunque sono distanti e devono essere accompagnati dai genitori. Di conseguenza, risulta che ci rimangono le parrocchie vicine come San Giovanni e San Martino, dove si può programmare una proposta pastorale fattibile per i ragazzi. E così succede: infatti nella parrocchia di San Martino sono in corso i lavori di costruzione della struttura dell’oratorio che ha il titolo “Alta Maroggia”, ma, prima ancora che fosse terminati i lavori, questo posto è diventato un punto di riferimento per diversi ragazzi della zona. Da quattro anni ogni venerdì sera là si ritrovano i ragazzi del dopo-cresima e quelli più grandi per condividere insieme diverse esperienze che aiutano la crescita umana e cristiana, come vedere un film e poi discuterlo, incontrare qualche persona che racconta la propria esperienza passata in gioventù, passare qualche momento in preghiera, o semplicemente cenare insieme. In estate tutto questo prosegue con i campeggi, che da due anni organizziamo presso la struttura parrocchiale di Porzano o con uscite a Mirabilandia, oppure passeggiando nella zona di Castelluccio.
L’esperienza dei campeggi si è riconfermata insostituibile come strumento di aggregazione e di crescita per i ragazzi. E non solo. Abbiamo scoperto che c’è un urgente bisogno di formare degli animatori che ci potrebbero aiutare a svolgere le attività dell’oratorio stesso e nei campeggi. Per questo i nostri incontri di venerdì hanno assunto un carattere formativo, e si può dire che stanno dando già qualche risutato. Lo si è visto quest’estate, quando durante i campeggi i ragazzi del dopo-cresima si occupavano dei bambini della prima comunione e dopo, in un secondo campeggio, i ragazzi più grandi (i “veterani” del gruppo) hanno seguito i ragazzi della cresima. Parlando dei “veterani”, c’è da aggiungere che quest’anno ha offerto loro la bellissima esperienza della Gmg a Cracovia. Con alcuni di loro, insieme con il gruppo della nostra diocesi, abbiamo vissuto queste due indimenticabili settimane prima nella città di Lowic, dove siamo stati toccati e commossi dalla calorosa e cordiale accoglienza nelle famiglie e poi, la seconda settimana, a Cracovia che è stata un po’ più “spartana” ma altrettanto intensa e ricca di esperienze vissute. Ci auguriamo che tutte queste esperienze, fatte con piccole e semplici cose, possano essere d’aiuto ai nostri ragazzi nella loro crescita umana e cristiana, lasciare una traccia profonda nei loro cuori e orientare la loro vita verso la riscoperta di tutto ciò che è vero, bello, buono e giusto. Ma più di ogni altra cosa, ci auguriamo che i nostri ragazzi scoprano la bellezza di essere Chiesa, anzi la Chiesa in cammino per le strade della nostra storia, qui e oggi. Questo cammino ha un nome: è Gesù. La sua Parola ci guidi e ci illumini!
Don Alexey (Alessio) Kononov