Con uno slogan tutto nuovo “Seeding change” (seminare il cambiamento) è stato presentato alla stampa il dossier definitivo della candidatura di Perugia capitale della cultura 2019 con i luoghi di Francesco d’Assisi e dell’Umbria. “Uno slogan proattivo – come si legge nel documento – che connota chiaramente un processo. Si tratta da un lato di un gesto chiaro, deciso, abituale, ma anche antico e dall’altro di un gesto profondo che ha a che fare con l’etimo di cultura come ‘coltivazione del pensiero’. E così, come per seminare bisogna conoscere il territorio, i suoi ritmi, le sue caratteristiche, la stessa attenzione occorre per progettare una città”.
Alla base del programma, (visionabile on line nel sito www.perugia2019.eu), per la maggior parte tutto nuovo rispetto a quanto già presentato nel precedente dossier, due pilastri fondamentali: la trasformazione della città e il programma culturale. Ed è su quest’ultimo pilastro che si punta maggiormente e per il quale è previsto il coinvolgimento di artisti e organizzazioni culturali internazionali.
Il dossier è stato già presentato al Mibact venerdì 5 settembre ed è composto da 115 pagine, tradotte anche in inglese. “Un progetto molto rafforzato, competitivo, con una dimensione europea più sviluppata rispetto al precedente – ha sottolineato Bruno Bracalente, presidente della Fondazione Perugia 2019 – con un forte coinvolgimento della cittadinanza e soprattutto dei giovani”. E in più c’è “un’alta qualità culturale che si sostanzia con le lettere di intento di istituzioni e associazioni. La Fondazione ad oggi ha 202 partecipanti”.
Con questo progetto si “vuole intervenire sulle fratture della città e sul suo patrimonio storico innestandovi nuovi modelli di sviluppo in cui Perugia2019 si pone come ‘seminatore’ di cambiamento, non bonificando i problemi ma ripartendo da questi”. Il budget è sicuramente più “sobrio” di quello delle altre città candidate – ha proseguito Bracalente – perché abbiamo voluto tenere un atteggiamento responsabile in un momento di congiuntura difficile. Vogliamo fare il meglio possibile con poco”.
È un programma “che ruota intorno al concetto di partecipazione – ha detto Arnaldo Colasanti – in grado di dare al territorio la consapevolezza delle proprie radici. Sarà una narrazione affidata ad un programma culturale strutturato su tre livelli che ricalcano le tre linee progettuali del precedente dossier: I’mMature, legato allo sviluppo individuale. I’mMerge, che promuove lo sviluppo della comunità. I’mMobile, che si lega al racconto del territorio.
Sostegno pieno al programma da parte del sindaco Andrea Romizi, che ha ringraziato l’ex sindaco Boccali e l’assessore Cernicchi per aver creduto nel progetto “La nostra comunità ha fatto finalmente squadra e già questo mi sembra la grande novità”. “Abbiamo messo nero su bianco su ciò che potremmo realmente e comunque fare, ciò che saremo in grado di realizzare – ha affermato il sindaco di Assisi Claudio Ricci – Il cantiere è già aperto: durante la visita ispettiva della Commissione dovremo dimostrare questo”. “Abbiamo immediatamente colto l’importanza e sostenuto da subito il progetto – ha detto l’assessore regionale alla cultura Fabrizio Bracco – Abbiamo aderito perchè abbiamo visto in questa occasione una grandissima opportunità di porre al centro l’idea di una completa rivisitazione dei nostri modelli di sviluppo”. Venerdì 10 ottobre arriverà la Commissione europea per il sopralluogo. Una visita privatissima (niente giornalisti è stato chiesto) della durata di sette ore (dalle 12 alle 19) in giro tra Perugia, Ponte San Giovanni e Assisi .
Perugia capitale. La visita ispettiva del prossimo 10 ottobre
La commissione europea che decreterà il verdetto effettuerà la visita ispettiva il 10 ottobre in forma privatissima (niente giornalisti hanno detto). In sette ore (dalle 12 alle 19) il gruppo seguirà un percorso in cui la città darà un assaggio del progetto e si mostrerà, anche nei suoi punti critici, quelli da “seminare”, dando un’anticipazione sugli eventi che verranno organizzati nel 2019 se il titolo sarà di Perugia. La Commissione raggiungerà il centro storico con il minimetrò, visiteranno la zona del Pincetto e poi la Rocca Paolina dove verrà allestita una postazione multimediale touch screen e con dei giovani che racconteranno cosa avverrà nel 2019. Si raggiungerà corso Vannucci forse in bicicletta per arrivare a piazza IV Novembre per un giro della Fontana e poi al mercato coperto. E poi via della Viola, piazza Grimana, la Torre degli Sciri da dove potranno ammirare la città dall’alto, per arrivare poi all’ex-carcere di piazza Partigiani, piazza del bacio zona Fontivegge. Poi via in direzione Ponte San Giovanni, per arrivare ad Assisi: al Palaeventi di Santa Maria degli Angeli e poi al Monte Frumentario. “Stiamo affrontando una mappatura della città di Perugia in relazione a questa visita con slancio comune all’assessore Teresa Severini” ha affermato il direttore artistico Arnaldo Colasanti. Giovedì 16 ottobre incontro con la commissione a Roma, venerdì 17 il verdetto finale