Presto diventerà una facoltà: in vista nuove iniziative

Inaugurazione del nuovo anno accademico all'Istituto teologico

Lunedì scorso ha preso il via ufficialmente il nuovo anno accademico all’Istituto Teologico di Assisi. Il 32’anno di attività dell’Ita è iniziato nel pomeriggio con la concelebrazione eucaristica nella Basilica Inferiore di San Francesco, presieduta dall’arcivescovo di Siena-Colle di Val d’Elsa-Montalcino, mons. Antonio Buoncristiani, per 13 anni docente di sociologia nell’Istituto. Prima della messa gli studenti si sono radunati in assemblea assieme al preside, mons. Vittorio Peri. Durante il suo intervento di benvenuto il Preside ha sottolineato un dato statistico importante: quest’anno i nuovi iscritti sono già 50, le operazioni di iscrizione si concluderanno però il prossimo 15 ottobre (per informazioni contattare la segreteria: tel. 075.813061; fax 075815421; internet: www.chiesacattolica.it/telogiassisi). Attualmente l’Ita è frequentato da circa 300 studenti. Mons. Peri ha ricordato che sta procedendo l’iter per la trasformazione dell’Istituto teologico in Facoltà teologica: allora ad Assisi si potranno conseguire tutti i gradi accademici previsti per lo studio della teologia: oltre al baccalaureato, alla licenza in teologia fondamentale con particolare riferimento ai temi dell’annuncio e del dialogo nello “spirito di Assisi”, e a quella in Teologia e studi francescani (già rilasciati dall’Ita), gli studenti potranno anche perfezionarsi conseguendo il dottorato. L’Istituto teologico quest’anno ha in programma alcune iniziative che saranno proposte a tutti gli interessati: un corso per operatore nel settore dei beni culturali ecclesiastici ed uno di approfondimento sui temi della bioetica. Nel prossimo mese di dicembre sarà organizzato un convegno internazionale di studio sulle tante forme di religiosità presenti nella nostra regione. Mons. Antonio Buoncristiani, all’inizio della concelebrazione eucaristica alla quale hanno preso parte molti docenti e studenti dell’Ita, ha voluto ricordare i profondi legami tra Assisi e Siena: qui c’è san Francesco, là santa Caterina: entrambi sono i patroni d’Italia. Entrambi hanno testimoniato l’amore totale per la Chiesa. La riflessione dell’Arcivescovo di Siena ha preso spunto dalla ricorrenza della memoria liturgica della beata Vergine Maria del Rosario per ricordare che “ogni commemorazione ed esaltazione mariana è anche la celebrazione del nostro essere Chiesa, popolo di Dio in cammino nella storia, perché il mistero dell’incarnazione del Figlio di Dio si prolunga nel mistero della Chiesa corpo di Cristo che in Maria ha il suo modello e la sua immagine”. Rivolgendosi ai presenti mons. Buoncristiani li ha invitati a riflettere sull’importanza del “senso di appartenenza e di dedizione filiale alla Chiesa di cui la Madre di Gesù è modello ed immagine. Il vostro studio e il vostro impegno – ha continuato l’Arcivescovo – deve essere permeato da questo amore che è una concretizzazione visibile dell’amore per Cristo che ne è il capo e della devozione per Maria che continua a camminare con noi intercedendo presso Dio”.

AUTORE: Francesco Mariucci