Giovedì 17 marzo alle ore 17.30 al Museo diocesano di Terni sarà presentato il volume Girolamo Troppa un protagonista del barocco romano, pubblicato nel 2021 da Ediart edizioni, dedicato al pittore originario di Rocchette in Sabina e morto a Terni, la cui produzione artistica è rintracciabile nelle chiese della Sabina e del reatino, di Terni, della zona del narnese e viterbese, fino a Roma dove ha realizzato diverse opere pittoriche.
Il libro che sarà presentato dal professor Giovan Battista Fidanza dell’Università Tor Vergata di Roma, è stato realizzato con il contributo della Fondazione Carit e raccoglie alcuni scritti di diversi autori: Le sorprese nella vita e nell’arte di Girolamo Troppa di don Giuseppe Creanza, Girolamo Troppa di don Claudio Bosi, Fortuna critica di Francesco Petrucci, Il Cavalier Troppa, maestro del Barocco romano nello Stato della Chiesa di Francesco Petrucci, Troppa disegnatore di Erich Schelier, L’attività artistica di Girolamo Troppa nell’Umbria meridionale di Laura Moroni, Il contributo di Girolamo Troppa fra gli artisti al servizio della Chiesa nel territorio delle Diocesi di Rieti, Cittaducale e Sabina nel XVII secolo di Ileana Tozzi, Girolamo Troppa attraverso le fonti archivistiche e bibliografiche del territorio di Terni di Letizia Salvatori, Per un quadro del barocco a Terni nella seconda metà del XVII secolo e dopo Girolamo Troppa di Maria Laura Moroni.
La monografia, completa di catalogo generale, è stata realizzata dai maggiori esperti del pittore con studi sulle opere sparse nei musei, e collezioni italiane ed internazionali. Un particolare impegno è stato riservato a quanto dipinto nelle terre natali ed in particolare a Terni, luoghi con i quali l’artista ha tenuto rapporti costanti nella sua vita. L’insieme delle opere presentate, affreschi, dipinti su tela e disegni costituiscono un grande corpus.
Girolamo Troppa artista eccellente e prolifico
Artista eccellente e prolifico, una personalità che appare come un parallelo di Luca Giordano. Immancabile la presenza di sue opere nelle collezioni del tempo, composte di molti quadri, fino a raggiungere in una unica collezione oltre cinquanta. Il volume si completa con il catalogo generale delle opere, di quelle perdute e di quelle espunte, con l’appendice documentaria e con la bibliografia generale a cura di Francesco Petrucci.