Lunedì 11 al Centro Mater Gratiae si è svolta la riunione dei moderatori dei gruppi di studio del Sinodo diocesano. Dopo la celebrazione del vespro presieduta dal Vescovo, che ha commentato la lettura breve, Simonetta Cesarini ha introdotto i lavori e dato la parola al segretario generale don Gualtiero Sigismondi, il quale ha svolto una relazione di orientamento e di metodo per il lavoro che attende i sinodali, specificando il ruolo che devono svolgere i moderatori. Prendendo lo spunto dalla Parola di Dio, ha detto che, per rispondere alla finalità di comunione ecclesiale e di scelte operative lungimiranti, concrete e possibili, si dovrà ‘preparare la strada al Signore, raddrizzare le sue vie’. Ciò comporterà, per i moderatori, di facilitare l’incontro reciproco, divenendo i motori del gruppo cui offriranno motivazioni efficaci e aiutando ad elaborare proposte, evitando così, per quanto possibile, sterili lamentazioni e pie esortazioni che lasciano il tempo che trovano. Don Gualtiero ha suggerito anche atteggiamenti e comportamenti specifici, perché il gruppo possa sostenere la fatica di camminare insieme, nella consapevolezza che ognuno rivela all’altro lo Spirito per il bene di tutti, sapendo inoltre che non è il consenso a fondare la verità ma il contrario. L’intento da perseguire negli interventi dei membri dei gruppi sarà soprattutto quello di favorire il rinnovamento nella continuità, senza fughe e strappi e senza stagnazioni, per promuovere la conversione missionaria della pastorale, riscoprendo l’essenziale della fede e della vita cristiana. La Parola di Dio che riassume in bella sintesi lo stile e la qualità del proprio stare operativamente dentro il Sinodo – che è un laboratorio di pastorale ecclesiale e di discernimento comunitario – è il testo della Prima lettera di Paolo ai Tessalonicesi (5,19-21): ‘Non spegnete lo Spirito. Non disprezzate le profezie: esaminate ogni cosa, tenete ciò che è buono’. Una frase che dovrebbe essere tenuta ben presente da tutti i sinodali, ognuno dei quali sia costantemente intento a mettere a disposizione degli altri il suo dono per l’utilità comune e per la mutua edificazione, come è scritto nei capitoli 12 e 14 della Prima lettera di Paolo ai Corinzi. Dopo la relazione del segretario generale, si è dedicato ampio spazio alle regole che devono guidare il lavoro dei gruppi e agli adempimenti che tale lavoro comporta. Si deve infatti ricordare che il lavoro di gruppo non è fine a se stesso, ma serve a produrre e proporre idee e suggerimenti che poi dovranno essere raccolti e offerti al Vescovo. Quest’ultimo, sulla base di quanto è stato detto e scritto, dirà la parola conclusiva a suggello di quanto lo Spirito ha suggerito alla Chiesa perugina in questa occasione di grazia. Massimo Liucci, della segretaria generale, ha elencato dettagliatamente tutte le varie regole e ne ha raccomandato l’esecuzione per la buona riuscita dei lavori e per rispetto gli uni degli altri nello spirito di fraternità. Il prossimo appuntamento, in cui partiranno i lavori (che si svolgeranno sempre al centro Mater Gratiae e sempre dalla 19 alla 22.30 con mezz’ora di intervallo per una frugale cena) è per il 12 gennaio.