Sono delusi e preoccupati gli operatori turistici di Assisi impegnati nei più svariati settori. Rimpiangono le celebrazioni francescane, quando dalla regione Sicilia si riversarono nella città insieme a moltissime delegazioni comunali migliaia di pellegrini. Le festività legate al Capodanno (è noto che il Natale si trascorre in ‘casa’) costituiscono un’occasione favorevole per un atteso recupero. La flessione delle presenze è stata notevole non solo in Assisi ma nei centri della diocesi e ben oltre la diocesi, con qualche sporadica eccezione. L’ufficio turistico territoriale non è stato, come capitato in altre occasioni, tempestato di prenotazioni. Strutture ricettive di ogni tipo, compresi i ‘gettonatissimi’ agriturismo, hanno offerto facilmente possibilità di soggiorno. Eppure le strade di Assisi sono apparse molto spesso affollate. Evidentemente si trattava di turisti occasionali e di gente locale, attratta da celebrazioni religiose, dai presepi ed inoltre da mostre e concerti. Il responsabile del comparto alberghiero e ristorazione Simone Fittuccia notifica la mancata richiesta protrattasi anche nel periodo culminante del Capodanno, nonostante il ricorso a tariffe calmierate. Il presidente della Confcommercio Francesco Nizzi espone una situazione grave soprattutto per il centro storico dove il crollo delle vendite ha penalizzato soprattutto negozi di abbigliamento, calzature e pelletteria. La conferma viene da un veterano del commercio, Orlando Bigini vicepresidente vicario della stessa associazione. Non resta che sperare, dichiara lo stesso, nella stagione dei saldi. Esiste il rischio, aggiunge ancora, che anche gli ultimi esercizi commerciali siano costretti a chiudere o ad emigrare impoverendo ulteriormente il centro storico. Durante i contatti che hanno consentito di delineare la situazione, gli addetti si sono soffermati, avanzando ipotesi, sulle ragioni di questa grave flessione di presenze: la predilezione dei vacanzieri per località sciistiche, l’aumento del costo della vita che induce a ridimensionare lo svago, il bombardamento dei mass media circa il maltempo, il mercato estero in continua discesa per una crisi generalizzata e per le tensioni internazionali. Se un polo turistico come Assisi perde colpi occorre correre ai ripari con provvedimenti straordinari assunti ad ogni livello nella consapevolezza che la città costituisce un traino per il turismo di tutta la regione.
Preoccupazione per la flessione di presenze nelle festività natalizie
Turisti 'mordi e fuggi'
AUTORE:
Francesco Frascarelli