Tre ore di musica e canto, inframmezzate da parti recitate. Un bello spettacolo è stato il concerto inaugurale della Sagra musicale umbra al Teatro Morlacchi di Perugia, si dava Il ratto del serraglio di W. A. Mozart, rappresentato per la prima volta a Vienna nel 1782. Un Singspiel (musica e voci recitate) in tre atti tutto in tedesco, con i sopratitoli in italiano. Non c’era il tutto esaurito come avrebbe meritato ed è stato un vero peccato, ma chi c’era ha molto apprezzato con ripetuti applausi, soprattutto alla fine, gustandosi anche alcuni duetti ironici.
La storia raccontava di un harem in Turchia, di una giovane spagnola, Konstanze, rapita dai pirati insieme alla sua ancella inglese Blonde e all’innamorato di quest’ultima Pedrillo, che si trova in balìa del potente Salim Pascià. Alla fine Salim, pur innamorato di lei, la libera perchè se ne ritorni nel suo paese occidentale con l’amato Belmonte, che quasi alla fine si scopre essere il figlio del suo acerrimo nemico. Un testo molto attuale, dove si parla di scontri tra Occidente e Oriente, tra civiltà e fedi religiose, di clemenza e giustizia, di tolleranza e libertà. Un tema quest’ultimo che si riallaccia al tema della Sagra. Straordinaria l’esecuzione della Akademie fur Alte Music Berlin diretta da René Jacobs, accompagnata dal coro dei giannizzieri de “La Stagione armonica”.
Il programma nel corso della corrente settimana è proseguito poi con altri concerti sia a Perugia che a Torgiano, a Castel Rigone, a Gubbio. Martedì presso la Fondazione Marini Clarelli Santi di Perugia lo storico e editorialista Ernesto Galli della Loggia ha tenuto uno stimolante incontro sul tema della Libertà. Venerdì 12 settembre a San Gemini (ore 21) nell’abbazia di San Nicolò si esibisce la St. Jacob’s Chamber Choir Stoccolma, diretta da Gary Graden con un articolato programma di composizioni corali del XX e XXI secolo. “Credo che sia proprio qui che l’itinerario verso la libertà troverà – spiega il direttore artistico della Sagra Alberto Batisti – quello che forse è il suo vertice emotivo. Si darà vita alla toccante musica di Pulenc sui versi di Paul Eluard, scritti in una Francia calpestata dal terrore nazista. L’ultimo pezzo della cantata Figure humaine è infatti composto su una delle più intense testimonianze di civiltà scaturite negli orrori del secolo breve: Liberté”.
Sabato 13, alle ore 21, sempre il St. Jacob’s Chamber Choir si esibirà, insieme a Markus Wargh (organo) nella basilica Superiore di Assisi, per il concerto finale e la premiazione del concorso internazionale di composizione sacra “F. Siciliani” II edizione. Verranno infatti eseguite le tre partiture finaliste, sul testo del Pater Noster, eseguite insieme a una Toccata for Madiba (1997) dedicata a Nelson Mandela di Surendran Reddy, insieme alle intonazioni del Padre nostro, volgarizzato da Dante, di Verdi e quello di Stravinskij, oltre alla riproposizione del Credo di Giovanni Bonato, la composizione vincitrice del premio “F. Siciliani” 2012. La Giuria internazionale del concorso è presieduta da Ennio Morricone, consegnerà il premio il card. Gianfranco Ravasi. Il card. terrà inoltre una Lectio magistralis all’Università per stranieri di Perugia sabato 13 alle ore 17 su “Libera nos a malo – La libertà”.
Domenica 14, alle ore 11.30, in cattedrale messa solenne cantata con la Cappella musicale della basilica di San Francesco di Assisi diretta da padre Giuseppe Magrino, Ofm.