Garantire il servizio medico di un ospedale per 365 giorni l’anno in un Paese martoriato dalla povertà e da una lunga guerra civile. È questo l’obiettivo con cui a gennaio 60 medici e infermieri di Roma e di Attigliano partiranno alla volta del Guatemala con ‘Sulla strada’, l’associazione fondata 6 anni fa da don Carlo Sansonetti e attiva oggi con tre progetti missionari che mirano a sostenere le popolazioni di Angola, Costa Rica e Guatemala sotto il profilo economico, sanitario e umano. ‘Il nostro Gruppo salute in questi anni ha effettuato numerose visite, raccolto medicine e acquistato uno sterilizzatore nuovo’ spiega don Carlo. ‘Qualche tempo fa siamo entrati in contatto con il responsabile di un’associazione statunitense che a San Raimundo, città molto vicina al villaggio dove noi operiamo, ha realizzato un ospedale che funziona però solo pochi giorni l’anno. Il nostro obiettivo è quello di riuscire a tenerlo aperto sempre, organizzando 24 gruppi di medici che si alternano ogni quindici giorni’. Una cosa don Carlo ci tiene a sottolineare, e cioè che quello dei medici di ‘Sulla strada’ non sarà un semplice servizio sanitario: ‘La parola chiave della nostra azione è solidarietà. Non si viene con noi solo per fare un’esperienza in un Paese lontano. Ai nostri volontari chiediamo un servizio umano, un capovolgimento di valori, la capacità di identificarsi con i poveri, di mettersi a loro completo servizio. Per questo per noi è molto importante la formazione: chi parte con noi deve entrare nel contesto storico, geografico e sociale in cui opererà, condividere il nostro progetto, accettare delle regole’. Intanto le attività dell’associazione continuano: il 12 agosto alla volta del Guatemala partirà un gruppo di 9 persone, tra cui 6 ragazzi provenienti da Terni, Attigliano, Roma e Giove. Un’attività nel settore medico che vede impegnati anche altri medici ternani che si sono recati in Mozambico e Malawi per seguire il progetto ‘Dream’ della comunità di Sant’Egidio di Terni. Questa presenza periodica ha consentito di curare gestanti e mamme affette da Aids anche in altri Paesi africani e l’apertura di numerosi centri, affidati e gestiti da infermieri e medici locali. ‘Quelli che abbiamo avviato sono centri medici attrezzati e specializzati – spiega Maria Grazia Proietti, medico che da alcuni anni segue i progetti in Mozambico tra cui quello dell’infermeria nel carcere di Chimoio, realizzato proprio grazie al contributo della comunità ternana. – Per questo periodicamente si svolgono anche dei corsi di formazione medica e specialistica, così da permettere una maggiore autonomia funzionale delle strutture’.
Portare cure, capovolgere valori
'Sulla strada' e Sant'Egidio. L'impegno sanitario delle die associazioni nel Terzo mondo
AUTORE:
A. C. e E. L.