Porpora: color testimonianza

Il Papa crea 24 nuovi cardinali, tra cui un umbro

“Nonostante le sfide, le difficoltà, le persecuzioni, la Chiesa di Cristo non cessa di proclamare ogni giorno in ogni parte del mondo l’amore di Dio per gli uomini, di irradiare ovunque la luce del Vangelo, di insistere a tempo opportuno e importuno nell’annuncio della Parola di Dio. Non si può eludere il rischio di non essere compresi, di essere rifiutati, e di dover essere disposti anche all’estrema testimonianza. Del resto, il colore della porpora fa ad essa diretto riferimento”. Lo ha detto il card. Angelo Amato, nell’indirizzo di omaggio al Papa nella cerimonia del Concistoro durante la quale sono entrati nel Collegio delle porpore 24 nuovi cardinali. I nuovi porporati hanno ricevuto il segno della dignità cardinalizia con l’imposizione della berretta e l’assegnazione del titolo di una chiesa di Roma.
“Il vincolo di speciale comunione e affetto, che lega questi nuovi cardinali al Papa, li rende singolari e preziosi cooperatori dell’alto mandato affidato da Cristo a Pietro, di pascere le sue pecore, per riunire i popoli con la sollecitudine della carità di Cristo”, ha osservato Benedetto XVI per l’occasione.

La Madonna e il Cardinale
La nomina a cardinale, nel Concistoro del 20 novembre, di mons. Fortunato Baldelli, penitenziere maggiore di Sua Santità, ha destato particolare gioia e ha riempito di orgoglio gli abitanti del piccolo paese di Casacastalda, in Comune di Valfabbrica. Mons. Baldelli infatti è nativo di Casacastalda, nella cui parrocchia è cresciuto spiritualmente, ed è particolarmente legato al santuario della Madonna dell’Olmo.
Il richiamo della Madonna dell’Olmo per i castaldesi è talmente forte che non conosce lontananze: anche mons.Baldelli vi tornò il 17 maggio 2009 per aprire i festeggiamenti dei 525 anni dell’apparizione, avvenuta il 22 maggio 1484, provenendo da Parigi, dove era nunzio apostolico. In quell’occasione benedisse anche un inginocchiatoio, dono dei devoti sparsi un po’ ovunque, che attualmente è posto davanti al tabernacolo e accanto all’albero dell’apparizione. Durante l’omelia, poi, ricordò la storia del santuario e fece una significativa testimonianza, raccontando che la sua vocazione sacerdotale nacque proprio nel santuario mariano di Casacastalda in occasione della sua prima comunione e cresima, quando il vescovo mons. Giuseppe Pronti parlò della missione del sacerdote.
È per questo motivo che ha sempre cercato di essere presente nei momenti più importanti, come era già avvenuto per la solenne celebrazione in occasione del V centenario dell’apparizione giungendo, allora, addirittura dall’Angola, dove era delegato apostolico.
Il santuario della Madonna dell’Olmo di Casacastalda è dunque nel suo cuore: ne segue tutti gli avvenimenti anche da lontano, poiché questa chiesa, oltre ad essere un importante luogo di culto, è anche un luogo di grande pregio artistico per i bellissimi affreschi quattrocenteschi che coprono gran parte delle pareti e per i quali il novello Cardinale auspica un prossimo restauro che li riporti, quanto più possibile, al loro antico splendore.

AUTORE: Micaela Soranzo