La storia a lieto fine del piccolo Mohamed

Sembra scritta apposta per il Natale – tra lungo cammino, sofferenze e poi gioia – la storia di Mohamed, uno splendido bambino della Costa d’Avorio. Mohamed è però nato in Tunisia, a Sfax, dove la mamma, incinta di lui, aveva raggiunto il marito che si trovava lì per raggranellare gli ultimi soldi necessari al viaggio verso l’Italia. Quando, in Tunisia, la loro condizione di immigrati ha cominciato a diventare difficile e pericolosa, il padre ha deciso di pagare con i soli soldi allora disponibili il viaggio alla moglie insieme a Mohamed. Lui invece sarebbe partito dopo, appena avesse avuto la somma completa

In spiaggia per l’imbarco, Mohamed parte da solo

Il 20 giugno scorso, giorno fissato per la partenza, Mohamed e la mamma sono andati in spiaggia per l’imbarco. Lì gli uomini al comando hanno costretto con la violenza i passeggeri a salire di corsa con il barcone in movimento. La mamma, con il piccolo in braccio, non riusciva a salire, ma ha chiesto che il bambino fosse passato per primo dentro l’imbarcazione. Nel frattempo è arrivata la polizia, è successo il caos, e il barcone con dentro Mohamed – da solo – è partito. La madre è riuscita a contattare un’amica che si era imbarcata, chiedendole disperata di prendersi cura del piccolo. Ha dovuto attendere altri nove giorni per partire anche lei, con un altro viaggio per l’Italia. Intanto la donna che aveva preso in cura Mohamed, allo sbarco, lo ha consegnato alle autorità; il bambino è stato trasferito in una struttura speciale per minori non accompagnati a Benevento.

L’arrivo della mamma nel Cas di Perugia

La madre, arrivata in Italia, è stata trasferita a Perugia in un Cas (Centro accoglienza straordinaria) gestito dalla cooperativa Unitatis Redintegratio, mentre il papà a sua volta è riuscito a imbarcarsi, e infine è stato trasferito in un Cas di Brescia. Fin da quando la mamma è arrivata a Perugia, l’assistente sociale della cooperativa e la coordinatrice del progetto si sono attivate per iniziare una lunga pratica di relazione con gli enti di gestione dei Cas e le prefetture di Brescia e Perugia, nonché i Tribunali dei minori di Perugia e Salerno per il ricongiungimento familiare.

Anche il papà di Mohamed arriva a Perugia

Così, dapprima il padre si è potuto ricongiungere con la moglie, arrivando a Perugia. Poi è cominciato un percorso che, grazie all’impegno dei Servizi sociali del Comune di Salerno, ha permesso di ottenere dal Tribunale dei minori il nullaosta al trasferimento e ricongiungimento di Mohamed con i genitori.

Mamma e papà si ricongiungono con il figlio

Accompagnati dagli operatori e dall’assistente sociale della cooperativa, mamma e papà il 6 settembre hanno potuto finalmente riabbracciare il loro bambino, festeggiare il suo secondo compleanno e tornare a vivere tutti insieme a Perugia. Ora sanno che li aspetta un futuro ancora pieno di incertezze e non certo facile. Però potranno affrontarlo di nuovo insieme, grazie a chi ha saputo riannodare quei fili spezzati con competenza e impegno. Ma soprattutto con amore. Perché si tratta di persone e non di cose.

L’attività della cooperativa Unitatis Redintegratio

La cooperativa Unitatis Redintegratio gestisce nel territorio della diocesi di Perugia – Città della Pieve alcuni Centri di accoglienza straordinaria, strutture in cui le persone possono risiedere temporaneamente e ricevere assistenza per il tempo in cui i profughi rimangono in attesa dell’accoglimento della propria domanda di asilo in Italia. La vicinanza quotidiana con le persone accolte porta gli operatori Unitatis Redintegratio attivi nei Cas ad ascoltare e conoscere dalla viva voce dei protagonisti storie di vite spezzate, di futuri infranti, di lontananze, di desideri naufragati. Tutto ciò fa nascere un’empatia e un coinvolgimento personale tali da spingere ad andare al di là delle strette competenze richieste nell’organizzazione dei servizi. Nella convinzione, condivisa da tutti, che prima e al di là di tutto ci sono le persone con le loro vite, i loro dolori e le loro gioie.

Simone Foresi

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