A Perugia sono conservate tre “Bibbie atlantiche”, manoscritti di grandi dimensioni (60 x 39 cm, da qui il nome di atlantiche), risalenti all’XI secolo e realizzate in area umbro-romana, in particolare a Roma, nell’ambito della riforma della Chiesa attuata da papa Gregorio VII. Da Roma molte di queste Bibbie furono inviate in tutta Italia e al di fuori, quale segno di questo rinnovamento e per dimostrare la potenza della Chiesa.
“La cosa straordinaria è che le tre Bibbie provengono tutte da un’unica istituzione religiosa, cioè l’abbazia benedettina di San Pietro a Perugia” spiega a La Voce Nadia Togni, curatrice del volume Le Bibles atlantiques. Le manuscripte biblique à l’époque de la réforme de l’Eglise du XI siècle, presentato già a Ginevra e nel 2016 a Firenze (Sismel edizioni del Galluzzo).
In Italia recensite 120 bibbie atlantiche
“In Italia ne sono state recensite 120, ma – precisa – i diversi frammenti rinvenuti anche in Umbria in alcune parrocchie nel corso di recenti ricerche ci fanno supporre che ne possano esistere un numero più elevato. La maggior parte sono conservate in Italia, alcune alla Biblioteca vaticana. Altre ancora si trovano in Europa. In Svizzera ce ne sono due, fortunatamente sopravvissute all’opera di distruzione operata dalla Riforma protestante; una si trova a Ginevra, come simbolo delle origini di questa città, e una a Sion, e sono state donate al Capitolo dal vescovo del tempo che le aveva sicuramente viste e acquistate a Roma. Altri esemplari – aggiunge – li ho trovati di recente anche in Croazia”.
La presentazione del volume sulle Bibbie atlantiche
A Perugia il volume è stato presentato sabato 24 marzo in sala dei Notari. Erano presenti il card. Giuseppe Betori (il cui intervento è disponibile qui e qui), chiamato in veste di biblista, arcivescovo di Firenze, il card. Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia- Città della Pieve e presidente della Cei, l’abate padre Giustino Farnedi, priore della basilica di San Pietro di Perugia, l’assessore alla Cultura del Comune di Perugia Teresa Severini e la stessa curatrice. Il testo raccoglie i contributi scientifici di vari studiosi sul tema delle Bibbie atlantiche, in particolare approfondimenti sui manoscritti, la scrittura, il testo biblico e la decorazione. Nadia Togni, perugina di origine, a Perugia ha compiuto anche i suoi studi: “Un grande vanto per noi, che ora insegni all’Università di Ginevra” ha detto il card. Bassetti nel suo intervento. Attualmente è docente di Storia del libro manoscritto alla facoltà di Teologia dell’Università svizzera, ricercatrice e storica.
Le tre Bibbie atlantiche conservate a Perugia
Nel corso del convegno ha raccontato la storia di queste Bibbie, due delle quali sono ancora oggi conservate integre nell’archivio di San Pietro di Perugia e alla Biblioteca Augusta, mentre la terza, oggi in frammenti, si trova in parte nella basilica benedettina e in parte all’Augusta. “La Bibbia dell’Augusta è la più bella – sottolinea la studiosa – per la presenza, sulle prime pagine, di bellissime miniature a piena pagina con scene della creazione, nonché di grandi lettere iniziali finemente decorate”. In questo periodo la Bibbia dell’Augusta è esposta alla Galleria nazionale per “Tutta l’Umbria una mostra”, ma normalmente è visionabile su appuntamento o tramite l’accesso alla biblioteca digitale.