Il Comune di Perugia compie un altro importante passo verso la digitalizzazione dei processi amministrativi e si conferma, ancora una volta, all’avanguardia per quanto riguarda l’innovazione nella pubblica amministrazione.
Dopo l’avvio dei certificati online e del Pago online, nonchè l’apertura della prima Circoscrizione 4.0 in Italia, infatti, da oggi il Comune di Perugia –primo capoluogo di
regione a fare il suo ingresso- entra ufficialmente nell’Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente (ANPR), la banca dati telematica nazionale istituita dal Ministero
dell’Interno, nella quale confluiranno progressivamente tutte le anagrafi -circa 8000- dei comuni italiani.
L’ANPR sarà la prima banca dati che riunirà le informazioni di circa 60 milioni di residenti in Italia, a cui si aggiungono anche gli italiani residenti all’estero, iscritti nell’AIRE. Sarà, in
sostanza, il sistema anagrafico di riferimento dell’intero paese.
“E’ un salto di qualità del Comune nel quadro della digitalizzazione –ha detto con orgoglio l’assessore alla Demografia Dramane Wagué- che arriva a integrare un percorso già avviato da tempo e che ha visto la fattiva collaborazione tra le istituzioni, il Ministero dell’Interno,
la Prefettura, gli uffici comunali che hanno lavorato in squadra, sotto la direzione dei dirigenti Bonifacio, De Micheli e Migliarini, il Team della trasformazione digitale della
Pubblica Amministrazione, Sogei e Maggioli Informatica Spa. Per arrivare a questo importante risultato –ha concluso- sin dal 2016, gli uffici comunali di Perugia hanno portato avanti un lavoro molto complesso di cui siamo particolarmente orgogliosi.”
Perugia potrà, dunque, d’ora in avanti, colloquiare con gli altri comuni facenti parte dell’Anagrafe,esclusivamente in via telematica, eliminando l’uso del cartaceo, semplificando le operazioni di cambio di residenza, emigrazioni, immigrazioni, censimenti e richiesta di nulla osta per l’emissione delle carte di identità.
Alla banca dati di ANPR possono far riferimento non solo i Comuni, ma l’intera Pubblica Amministrazione e i gestori dei pubblici servizi, nel rispetto assoluto della tutela dei dati
personali.
“E’ un’opportunità importante –ha sottolineato la dott.ssa Silvia Mari Cesarini, in rappresentanza della Prefettura- perché arriva a facilitare sia i cittadini, ma anche le
amministrazioni, che potranno lavorare meglio e in maniera più efficiente.”
L’anagrafe nazionale garantirà certezza e qualità al dato anagrafico e consentirà di evitare duplicazioni di comunicazioni con le pubbliche amministrazioni e i gestori di pubblici servizi, i quali potranno far riferimento a questa banca dati, nel rispetto assoluto della tutela
dei dati personali. Grazie ad un’unica Anagrafe nazionale sarà possibile, inoltre, ottenere certificati anagrafici in qualsiasi comune italiano già presente in ANPR e non più
esclusivamente in quello di residenza; in futuro, infine, i cittadini potranno collegarsi direttamente on line al servizio, per richiedere certificati e informative.
“L’Anagrafe Nazionale, per la sua rilevanza strategica, è sempre stata considerata un pilastro dell’Agenda Digitale Italiana, –ha spiegato Mirko Calvaresi del Team per la
trasformazione digitale- uno degli strumenti più potenti per modernizzare la P.A. L’ANPR rappresenta, infatti, un passaggio fondamentale nell’ambizioso progetto promosso dal Team della trasformazione digitale della Pubblica Amministrazione di Diego Piacentini, in collaborazione con il Ministero dell’Interno e Sogei di ridisegnare i processi attraverso cui la stessa Pubblica Amministrazione si relaziona con i cittadini.”
Per capire quanto sia efficiente il sistema con la messa in opera di ANPR, basta qualche numero. Si stimano 7.000 cambi di residenza ogni giorno, al costo per cambio di 37 euro. Il costo per le PA è di 259.000 euro al giorno e di 65 milioni di euro l’anno. Con ANPR questi costi sarebbero praticamente abbattuti dato che le informazioni sono già disponibili in un’ unica piattaforma.
Ovviamente affinché tutto possa essere pienamente efficiente dovranno fare ingresso nel sistema ANPR tutti gli altri comuni d’Italia. Attualmente, sono 73 i comuni entrati nella rete, per un totale di 1.578.186 abitanti. Altri 5, tra cui Perugia, entrano oggi, in contemporanea.
Il comune di Perugia costituisce, dunque, un esempio da seguire e, allo stesso tempo, un punto di riferimento per gli altri comuni capoluogo di regione che vorranno entrare
nell’anagrafe nazionale.
“Entro la fine dell’anno –ha aggiunto Calvaresi- contiamo che siano subentrati nell’anagrafe nazionale i comuni pià rappresentativi in termini di popolazione. Stiamo lavorando sui comuni come Roma o Milano e Torino, questi ultimi due dovrebbero subentrare entro luglio, per quelli più piccoli c’è qualche difficoltà in più. Attualmente, sono 1076 i comuni
che stanno facendo le prove di subentro.”
Alla conferenza stampa di oggi hanno partecipato anche l’area manager di Maggioli Informatica spa Alessandro Colliva e il responsabile tecnico del progetto Alberto Zini, che
hanno supportato il comune negli aspetti tecnici del subentro. “Da parte nostra –ha detto Colliva- un ringraziamento particolare al comune di Perugia per lo sforzo fatto e per la
volontà mostrata nel voler affrontare questo cambiamento non semplice.”