Seppur con iniziative limitate a causa della pandemia la città di Perugia oggi celebra il suo patrono San Costanzo. Oggi pomeriggio, 20 gennaio, alle ore 18.00, nella cattedrale di San Lorenzo, l’Arcivescovo cardinale Gualtiero Bassetti presiede la solenne concelebrazione alla quale parteciperanno i vescovi della Metropolia.
Questa mattina i fedeli si sono recati in san Costanzo per onorare il Patrono, dove è stata celebrata l’eucarestia alle ore 8, 10 e 11.30.
Il mercato con 63 espositori
È una gioia tornare a vivere una tradizione amata come la fiera di San Costanzo dopo la pausa forzata del 2021”. Così questa mattina si è espressa l’assessore al commercio del Comune di Perugia, Clara Pastorelli, inaugurando la fiera in Borgo XX Giugno, alla presenza del sindaco Andrea Romizi.
“Dobbiamo ancora vivere la festa del santo patrono con rinunce, come la bellissima luminaria o la degustazione del torcolo davanti a Palazzo dei Priori – ha detto Romizi -, ma ritrovare questa fiera sempre attesa e sentita dai nostri concittadini ha un significato in più, quest’anno, dato dalla grande volontà che diffusamente viviamo, come città e come Paese, di recuperare una dimensione di vita normale”.
A curare l’organizzazione e la selezione dei 63 espositori presenti è stata ancora una volta la società L’Arte e la Terra. “Quest’anno la fiera è più particolare del solito” ha commentato il presidente Mario Lillocci.
La consegna del Torcolo per dire “grazie”
Successivamente la Sala dei Notari ha fatto da cornice alla consegna a Croce Rossa e Protezione civile dei torcoli di San Costanzo donati da 15 forni perugini, alla presenza anche di rappresentanti di Cna, Confartigianato e Confcommercio Perugia. Ha introdoto la cerimoniaEmilio Buchicchio, dirigente dell’Unità operativa Segreteria Organi istituzionali e Comunicazione.
L’assessore Pastorelli ha consegnato una pergamena di ringraziamento a Luigi Faffa, in qualità di presidente dell’Associazione panificatori e pasticceri di Perugia e come rappresentante delle attività che hanno aderito all’iniziativa benefica per San Costanzo (Faffa dal 1851 Il Fornaio, Il Forno di Fontignano di Gabrielli Marilena, Centro Commerciale Emisfero Perugia, Industria dolciaria Piselli, Co.Fo.Pa, Santino – L’arte del pane e del dolce, Alunni Pasticceria, Pasticceria Antica Perugia, Pasticceria Cerquiglini, Gionangeli Panetteria, Pasticceria Lucaroni, Pasticceria Etrusca, Da Severo Bottega Bistrot, Pasticceria Fiorucci, Pasticceria Piazza Settevalli).
Il giorno prima della festa l’assessore al commercio ha ritirato personalmente 135 torcoli portando il saluto e la riconoscenza dell’amministrazione a tutte attività che hanno aderito all’iniziativa.
Pergamene di ringraziamento sono state consegnate anche alle associazioni di Protezione civile (Gruppo comunale Perusia, E.I.T.A.L. Protezione Civile, Cisom, Raggruppamento Speciale di Protezione Civile, Associazione Nazionale Carabinieri, La rosa dell’Umbria, Associazione Volontari Carabinieri in congedo, Polisportiva Polizia Perugia, Gruppo Protezione Civile Corciano, Misericordia PG-Olmo) “per l’instancabile e preziosa attività profusa in aiuto e sostegno alla cittadinanza nei periodi di particolare criticità e di emergenza sanitaria”.
Un ringraziamento è andato anche alle società di atletica (Atletica Capanne Pro Loco Athletic Team e Atletica Avis, guidate rispettivamente da Sauro Mencaroni e Enrico Pompei) che organizzano la prima edizione della Corsa di San Costanzo in centro storico, “un evento – secondo Pastorelli – che si candida anche per il futuro ad arricchire il programma di questa ricorrenza così sentita dai perugini”.
Le celebrazioni aperte con i Primi Vespri e l’offerta dei doni
La festa si è aperta ieri senza la tradizionale “luminaria” che partiva da palazzo dei Priori per giungere alla basilica di San Costanzo per la celebrazione dei Primi Vespri e l’offerta del Cero votivo da parte della città.
L’Arcivescovo Cardinale Gualtiero Basseti ed il sindaco di Perugia Andrea Romizi si sono ritrovati direttamente in San Costanzo attesi da non più di 30 fedeli, e la celebrazione è stata trasmessa in diretta sul canale YouTube del settimanale La Voce.
Mancanza di popolo
“Una delle sofferenze più grandi che ha causato la pandemia, a noi che rappresentiamo le Istituzioni, è la mancanza del popolo. Abbiamo perso il contatto con il nostro popolo”. Ad evidenziarlo è stato il cardinale arcivescovo Gualtiero Bassetti, rivolgendosi al sindaco di Perugia, Andrea Romizi, all’inizio dell’omelia della celebrazione dei Primi Vespri
Chiesa in cammino sinodale
Il cardinale si è poi soffermato sui contenuti della sua ultima lettera rivolta alla comunità diocesana, all’inizio del nuovo anno, nel dire: “La pandemia ha di nuovo complicato l’esser vicino alla gente e per questo ho voluto portare una parola di amicizia e di conforto a tutta la diocesi, attraverso una lettera, per starle vicino ed esprimerle il mio amore. Ho desiderato, in particolar modo, ricordare, con le parole di papa Francesco, come deve porsi la Chiesa in un cammino sinodale facendo suoi i tratti di disinteresse, di umiltà, di beatitudini, oltre ad essere una Chiesa che sa anche riconoscere l’azione di Dio nei suoi confronti e nei confronti del mondo”.
Il Cardinale Bassetti ha concluso la liturgia con l’orazione finale dei Primi Vespri scritta dal suo predecessore, l’arcivescovo Giuseppe Chiaretti, tornato alla Casa del Padre lo scorso 2 dicembre.
Offerta dei doni simbolo
Durante i Primi Vespri sono stati offerti in onore del Santo Patrono i “doni simbolo” della testimonianza cristiana e della tradizione della città: la corona d’alloro, da parte della polizia municipale; il cero votivo, da parte del sindaco; il torcolo (dolce tipico della festa), da parte dei commercianti ed artigiani; il vinsanto, da parte di due giovani sposi affinché la famiglia continui a essere fondamento del vivere sociale; l’incenso, da parte del Consiglio pastorale parrocchiale, come “segno dell’annuncio del Vangelo…, fermento di speranza e di pace”.