Dopo la settima giornata se ne è andato un sesto del campionato e per Perugia e Ternana cominciano a essere troppe le costanti che si ripetono in queste giornate che sembrano interpretare un preoccupante copione ormai consolidato.
La mancanza di risultati è solo la logica conseguenza di problemi strutturali e tecnico tattici che non si possono più spiegare, dato il ripetersi costante, con coincidenze momentanee o con motivazioni esterne.
Il campionato è sicuramente molto lungo ed equilibrato e con poche vittorie è possibile cambiare volto ad una stagione, ma bisogna provocare in qualche modo un cambiamento e non attenderlo come una naturale evoluzione, perchè questo potrebbe essere un atteggiamento molto pericoloso a lungo andare.
Il Perugia era chiamato a confermare il buon punto di Trapani con una vittoria in casa. L’avversario infatti era la Virtus Entella, squadra retrocessa e riammessa per le note vicende legate al Catania, e attesa ad un campionato di rincorsa nelle zone basse. La rosa di mister Bisoli è ancora falcidiata dagli infortuni e dal fatto di essere strutturalmente non amplissima, per cui al Curi si vedono in campo molti giovani e poche alternative. I Grifoni mostrano la solita solidità difensiva, soffrono solo in una occasione su palla inattiva e la determinazione consueta. I passi indietro evidenti rispetto all’arrembante e sfortunato Perugia visto col Cesena sono invece in attacco dove, al di là dell’ennesima traversa da pochi passi di Rizzo, i Grifoni costruiscono poco e male.
La sterilità offensiva, che si protrae da 5 incontri, è un problema preoccupante e con l’avanzare del cronometro anche gli uomini in campo sembrano subire la frustrazione di non riuscire a trovare la via della porta. Inevitabile lo 0 a 0 finale e la fibrillazione di un ambiente ora atteso da un ciclo di partite complicate sul piano tecnico e ambientale, a cominciare dalla sfida di domenica pomeriggio al “Francioni” di Latina.
Alla Ternana, dopo la vittoria sul Novara, arrivata grazie più all’aspetto emotivo che a quello tecnico, si chiedeva di togliere lo zero dalla casella dei punti in trasferta di questo campionato, sebbene l’avversario di turno fosse uno Spezia ambizioso, autore di una striscia positiva di cinque gare, che veleggia nelle zone alte della classifica, così come gli investimenti estivi autorizzavano a pensare.
La partita dei rossoverdi è quindi in salita e lo è ancora di più dopo i primi 6 minuti quando Breda perde il suo attaccante principale Ceravolo per infortunio. Lo Spezia in avanti fa paura e i rossoverdi a stento riescono a contenere gli attacchi liguri. Il vantaggio di Calaiò alla metà del tempo è la logica conseguenza dell’andamento della gara. La reazione della Ternana è tutta in un paio di proteste ad inizio ripresa, i rossoverdi sembrano non reagire alle avversità e solo per la bravura del portiere Mazzoni il risultato finale è di 1 a 0 in favore dei liguri che balzano al secondo posto in classifica.
Per i rossoverdi è un ritorno ai problemi recenti e all’ultimo posto in graduatoria. Per Breda, in sella da solo un paio di settimane, c’è molto lavoro da fare soprattutto dal punto di vista mentale. La Ternana infatti appare scarica, timorosa e sembra mollare al primo episodio sfavorevole. Sabato pomeriggio, poi, arriva al “Liberati” il lanciatissimo Bari che, dopo tre vittorie consecutive, oggi fa molta paura.
LE ALTRE DI B
Il Cagliari, come da pronostico della vigilia, va in fuga battendo nettamente il Cesena per 3 a 1 e scavando un piccolo solco di 2 punti sulle inseguitrici. Il Bari risponde ai sardi imponendosi di misura sul Lanciano. Di rilievo la vittoria del Trapani a Salerno per 1 a 0 mentre la sorpresa della giornata è L’Ascoli che batte per 3 a 1 il Pescara e ridimensiona le ambizioni degli abruzzesi. Affonda ancora una volta il Como in casa di fronte ad un Brescia che vince per 3 a 1. Il Novara trova la vittoria nel derby padano contro la Pro Vercelli che cede in casa per 1 a 0. Finiscono in parità Vicenza-Crotone e Livorno-Avellino mentre il Latina si riscatta passando a Modena per 2 a 0.