Quale ruolo riveste l’agricoltura nel nostro Paese? Quali sono le riforme che porterebbero ad un maggiore sostegno e a un ammodernamento dell’impresa agricola e quali quelle che gli imprenditori di categoria si aspettano? Qual’è la migliore strategia per rendere più competitiva sul mercato la produzione agricola? Sono state principalmente queste le tematiche intorno alle quali si è articolato l’incontro tenuto a Norcia il 28 ottobre, su iniziativa della Federazione regionale coltivatori diretti.
Dopo quelli tenuti a Cascia e a Sellano, anche l’incontro di Norcia, molto partecipato dalla popolazione e dai soci della Coldiretti, è servito, oltre che a stimolare iniziative di rivalutazione e promozione del mondo agricolo, a mettere a punto una serie di problematiche strettamente connesse al territorio locale. Per un territorio come quello umbro e, più nello specifico, della Valnerina, dove l’agricoltura rappresenta una delle attività prioritarie, sia sul fronte economico che sociale ed ambientale, la definizione di un quadro normativo organico di riferimento rappresenta una tappa obbligata per accompagnare le strategie di crescita di tale settore. Dello stesso parere si è anche dichiarato Amato Valesini, responsabile dell’ufficio zona di Norcia (comprendente, oltre a Norcia, i comuni di Cascia, Monteleone di Spoleto, Poggiodomo, Preci e Sellano).
“Gli incontri che stiamo tenendo nei comuni della Valnerina, in concomitanza con quelli dell’intera provincia di Perugia, – ha dichiarato – servono a riflettere insieme sui problemi più imminenti degli agricoltori locali e a porre le basi concrete per l’elaborazione di un programma di sviluppo strategico del settore, che possa però avere ripercussioni anche a livello nazionale”. E i problemi che sono stati affrontati durante gli incontri di fine ottobre sono stati molto concreti e puntuali. Si è parlato del Piano di sviluppo rurale e dei finanziamenti ad esso connessi, di indennità compensativa, delle quote latte, dei danni causati dalla fauna selvatica, del prezzo del carburante, di sistema fiscale in grado di assicurare la competitività delle imprese, di efficienza amministrativa e di trasparenza delle imprese agricole nel rapporto con gli enti pubblici, dei problemi dell’Aima, di sicurezza alimentare e di qualità dei prodotti agricoli ed alimentari a salvaguardia dei consumatori, delle pensioni agricole e della riapertura del bando sul regolamento biologico.