«Il Natale ci chiama a riconciliarci con l’universo per salvare l’uomo e le famiglie e portare la pace anche nella nostra città. Pochi giorni fa ero a Betlemme, dove ho acceso l’Albero della pace per tutto il mondo, ma lì pensavo anche alla nostra Perugia. La pace è un dono di Dio e non un frutto del caso, ma tutti possiamo impegnarci per la pace riconciliandoci con Dio e con il prossimo». Con queste parole il cardinale Gualtiero Bassetti è intervenuto, a Perugia, all’inaugurazione del Presepe allestito in piazza IV Novembre, accanto alla cattedrale di San Lorenzo, dai giovani dell’opera segno Caritas “Santuario Madonna del Bagno”; inaugurazione che si è svolta il 20 dicembre pomeriggio alla presenza anche del sindaco Andrea Romizi, del vescovo ausiliare mons. Paolo Giulietti, del direttore della Caritas diocesana Daniela Monni, di diversi operatori e volontari Caritas e di numerosi cittadini.
«Il Presepe che inauguriamo – ha proseguito il porporato – non è un’immagine, ma un’icona, un ricordo vivo che rende presente il mistero dell’Incarnazione. Mentre attraversiamo la nostra splendida piazza, rendiamo omaggio alla rappresentazione visiva del mistero del Figlio di Dio. Auguro alla nostra città, alla nostra comunità diocesana, al mondo intero pace, giustizia e bontà e che in nessuna mensa manchi il pane e in nessun cuore manchi il pane del perdono e della pace».
Come è tradizione, il giorno di Natale, il cardinale Bassetti pranzerà con gli “ultimi”, ma non in arcivescovado, come negli anni precedenti. Si recherà presso il complesso parrocchiale di San Mariano-Girasole, nel Comune di Corciano, per sedersi alla grande tavolata che verrà imbandita dalla comunità parrocchiale per le famiglie in difficoltà e le persone emarginate. «E’ un segno che il nostro Pastore vuol dare a tutte le nostre famiglie e comunità cristiane locali – commenta il direttore della Caritas diocesana –, esortandoci a vivere il Santo Natale in sobrietà e condividere la sofferenza di tante persone, in particolare di quanti hanno perso il lavoro a causa della crisi. Soprattutto – aggiunge Daniela Monni –, il nostro Pastore accoglie e fa suo l’invito di papa Francesco, quello di essere sempre più “Chiesa in uscita” ed attenta alle “periferie esistenziali”».
L’esempio del presule perugino è raccolto, segnalano in Caritas diocesana, da non poche famiglie di alcune parrocchie che a Natale si apprestano ad accogliere altre famiglie e dalle opere segno Caritas come il “Santuario Madonna del Bagno” in Casalina di Deruta e “Il Casolare” in Sanfatucchio di Castiglione del Lago. A Perugia anche il Punto di Ristoro Sociale Comune-Caritas “San Lorenzo” aprirà le porte il giorno di Natale ai suoi fruitori giornalieri (una cinquantina di persone) e a quanti sono soli. Lunedì 22 dicembre, la trasmissione Rai “Uno Mattina” manderà in onda un servizio dedicato agli ospiti e ai volontari del Punto di Ristoro “San Lorenzo”, una realtà socio-carità della città di Perugia in cui, come sottolineano i suoi fruitori, «ci si sente come a casa». E questo è un po’ lo stile di accoglienza della Chiesa perugino-pievese di quanti sono in difficoltà, non solo a Natale, ma tutto l’anno.