Per essere coscienza e “motore”

Domenica 16 maggio la Chiesa celebra la 44a Giornata mondiale delle comunicazioni sociali, che ha come tema “Il sacerdote e la pastorale nel mondo digitale: i nuovi media al servizio della Parola”. Papa Benedetto XVI nel suo messaggio scrive che “i moderni mezzi di comunicazione sono entrati da tempo a far parte degli strumenti ordinari, attraverso i quali le comunità ecclesiali si esprimono, entrando in contatto con il proprio territorio ed instaurando, molto spesso, forme di dialogo a più vasto raggio, ma la loro recente e pervasiva diffusione e il loro notevole influsso ne rendono sempre più importante ed utile l’uso nel ministero sacerdotale”. Anche le nostre diocesi dell’Umbria vogliono cogliere l’opportunità fornita dai nuovi mezzi della comunicazione sociale, i quali si affiancano alle nostre testate tradizionali e storiche come La Voce e la Gazzetta di Foligno, Umbria Radio, Radio Tna, Radio Gente Umbra e Radio Comunità Cristiana. Rimanendo fedeli al messaggio evangelico, consapevoli che il contatto personale e il dialogo faccia a faccia sono le vie privilegiate e più efficaci di comunione e di carità, anche le Chiese dell’Umbria sono presenti nell’universo dei nuovi media con il portale ufficiale della Conferenza episcopale umbra www.chiesainumbria.it. Anche nei confronti delle più moderne frontiere dei mezzi di comunicazione occorre assumere un duplice atteggiamento, perché ci si trova di fronte a una grande ricchezza ma, allo stesso tempo, anche a un grande rischio. Essi sono al servizio dell’uomo e non viceversa. Ci vuole un atteggiamento di vigilanza, di attenzione e di intelligenza interiore. La forma deve essere continuamente rinnovata. Non possiamo perdere il treno, dobbiamo imparare ad entrare in questo mondo rinnovandoci nel linguaggio. Non bisogna, però, aver paura di questi mezzi: non sono veicoli del male. Lo possono diventare, è vero, ma come tutto ciò che è opera dell’uomo. Accanto ai contenitori è preciso compito della Chiesa anche quello di formare “testimoni” che sappiano valorizzare le nuove opportunità in chiave di comunicazione evangelica. Informazione e formazione, infatti, devono andare di pari passo. I media cristiani devono essere coscienza critica e motore interno della vita dell’uomo. È allora necessario mettere in rete le innumerevoli risorse comunicative che la Chiesa umbra ha in tutto il territorio regionale per far sì che le comunicazioni sociali – come ricordava il segretario generale della Cei mons. Mariano Crociata al recente convegno “Testimoni digitali” – non siano considerate un ulteriore segmento della pastorale, ma lo sfondo per una pastorale integrata. Colgo l’occasione di questa Giornata per ribadire l’importanza di mantenere contatti costanti con i diversi operatori della comunicazione esterni alla nostra realtà, con cui cerchiamo di tenere vivi i rapporti istituzionali. Per fare questo noi vescovi abbiamo deciso di costituire l’Ufficio stampa della Conferenza episcopale umbra. È un modo per presentarci con un atteggiamento di simpatia e cordialità nei confronti del mondo giornalistico. La Chiesa e gli operatori della comunicazione possono collaborare benissimo tra loro alla luce di quel grande progetto che è l’uomo. Ci vuole informazione nella verità e nel rispetto della persona e del suo “santuario interiore”. Insieme è possibile promuovere la vita in tutti i suoi aspetti. Coloro che fanno comunicazione devono trovare nella comunità ecclesiale un atteggiamento di apertura, collaborazione e cordialità, nella verità. Anche la Chiesa, però, ha il dovere di richiamare costantemente i principi a cui si ispira, soprattutto in questi tempi in cui la comunicazione e l’informazione sembrano essere particolarmente sollecitate dall’immagine, dalla superficialità e dallo scoop, a scapito della verità e del rispetto. Ci vuole un atteggiamento critico e coerente che sappia, però, tendere sempre verso il bene. È la missione di fondo di tutti coloro che, riconoscendosi nel Vangelo, vogliono occuparsi di comunicazione. † Renato BoccardoArcivescovo di Spoleto-Norcia delegato Ceu per le Comunicazioni socialiLa stampa cattolica in pericoloChi opera nell’informazione sa che, dopo le ultime elezioni regionali, un decreto legge firmato dal ministro Scajola ha annullato le tariffe postali agevolate per la stampa, in vigore da molto tempo. Questo provvedimento mette in ginocchio, con il rischio di scomparire, moltissime testate cattoliche e del volontariato, che si trovano di punto in bianco a dover più che raddoppiare la spesa per la spedizione postale agli abbonati. In Umbria siamo colpiti noi de La Voce, La Gazzetta di Foligno, le riviste religiose, dei santuari. Molti hanno scritto e protestato al riguardo, in particolare la Fisc, Federazione settimanali cattolici, cui apparteniamo, che raccoglie tutti i settimanali diocesani che vantano più di un milione di lettori. Tanto per valutare la situazione, riporto quanto scritto dal direttore della rivista del movimento dei Focolari, Michele Zanzucchi: “Care lettrici, cari lettori, nel Punto di questo numero [il n. 8 del 25 aprile] non scriviamo di attualità, ma siamo costretti a scrivere di Città Nuova. Non possiamo non farlo, perché siamo sotto la spada di Damocle…”. E continua su questo tono concludendo: “Oggi più che mai abbiamo bisogno di voi, voi siete la nostra unica ricchezza”. ”Abbiamo bisogno di voi”, è anche il titolo dell’articolo. Un grido accorato che facciamo nostro.La Voce