A conclusione della festa dedicata alla Madonna del Ponte a Narni scalo, recuperando la tradizione devozionale dei cammini verso luoghi santi, la ripresa dell’attività pastorale diocesana vedrà la comunità ecclesiale riunita domenica 11 settembre per il pellegrinaggio diocesano al santuario diocesano della Madonna del Ponte, dove alle ore 18 si terrà la solenne concelebrazione con i sacerdoti e fedeli della diocesi.
La ventunesima edizione del pellegrinaggio a piedi A Dio tutto è possibile, promosso dal gruppo diocesano di Comunione e Liberazione, partirà domenica alle 13.45 dal Duomo di Terni con il vescovo che impartirà la benedizione ai pellegrini. Il pellegrinaggio a piedi di circa quattordici chilometri, che seguirà il tracciato della via Flaminia, si concluderà al santuario di Narni scalo intorno alle 17.30.
Le origini del pellegrinaggio
Quella del pellegrinaggio alla Madonna del Ponte, copratona della Diocesi di Terni-Narni-Amelia, è un’antica tradizione legata ad uno dei più importanti santuari mariani del territorio dove è custodita l’immagine di Maria con il Bambino, affrescata nella grotta all’interno del santuario, risalente al 1050 e da sempre molto venerata.
Già in quel periodo viandanti e pellegrini di passaggio lungo la via Flaminia avevano l’abitudine di soffermarsi davanti alla grotta, in segno di venerazione e di culto per la Madonna. Il luogo si trova a poca distanza dal ponte d’Augusto. In seguito alla distruzione del ponte, il passaggio dei viandanti cambiò percorso, per cui la grotta con i suoi dipinti cadde nell’abbandono fino al 1714, quando un cacciatore la scoprì.
Il vescovo di Narni, Francesco Saverio Guicciardi, nel 1722, decretò la costruzione della chiesa, su progetto dell’architetto Giovanbattista Giovannino detto il Battistini; nel 1728, il Santuario venne consacrato dal vescovo Nicolò Terzago. La Grotta, inglobata nel Santuario, è ornata da un frontespizio ricco di un maestoso complesso di statue e altorilievi in stucco bianco, che riveste il fronte anteriore delta Grotta. monumentale apparato decorativo, in stile barocco, è opera dello scultore Michele Chiesa da Como. Con il tempo la popolarità della Madonna del Ponte si accrebbe notevolmente, tanto