Sono oramai troppi anni che a Spoleto si discute su come risolvere la cronica mancanza di parcheggi. Ognuno, naturalmente, ha la sua formula e la soluzione giusta da proporre: dagli amministratori comunali (cui spetta per dovere risolvere il problema) al semplice cittadino, dalle associazioni culturali a quella più potente (che di fatto, in qualche modo, ha condizionato alcune scelte radicali) dei commercianti. Tutti hanno fornito il loro contributo, generosamente; qual è stato il risultato di tanto dinamismo? Praticamente nullo e senza esito: solo parole. D’altra parte non poteva andare diversamente, si è vissuti alla giornata: è stato utilizzato ogni possibile espediente ma senza una filosofia chiara, senza obiettivi e progetti organici e, quello che è peggio, spesso non condivisi e nemmeno partecipati. Chiusura del centro storico e realizzazione del parcheggio dell’Ospedale con relativo servizio di “navetta”? Progetto misteriosamente fallito, anche se poi, grazie alla costruzione della palazzina uffici della Asl, è diventato essenziale per quella struttura. Costruzione del parcheggio limitrofo agli impianti di tennis a viale Cappuccini? Funziona solo in alcune circostanze: per gli spoletini resta distante dal centro storico. Utilizzo a parcheggio del parco della passeggiata? Va a gonfie vele ma danneggia irrimediabilmente l’immagine di quel tratto suggestivo della città. Il parcheggio realizzato in via Interna delle mura, direttamente al di sotto di piazza XX Settembre? Non è molto capiente, ma non è poi da disprezzare: unico lieve difetto non piace agli spoletini, è scomodo. Rinunciare e “aprire” gli orti di San Carlo, praticamente suggerito da tutti? Non se ne parla, non si vuole arrecare danno agli anziani. I parcheggi sotterranei? Forse si faranno, ci sono i progetti e, per buona parte, sono anche finanziati: ma chi può dire, ragionevolmente, quanto tempo c’è da aspettare? Di nuovo, a tutt’oggi, fatta eccezione per il costruendo parcheggio della Posterna (i cui lavori, sembra, procedano a ritmo spedito), non ci sono, oltre l’esistente, altre possibilità per soddisfare le richieste sempre più pressanti, e oggettivamente reali, che sono avanzate dai residenti, dagli operatori economici e, soprattutto, da coloro che rappresentano il bene più prezioso che abbiamo: i turisti. Per contenere ed arginare la questione, considerando che – fortunatamente – non è stata ancora autorizzata e consentita la sosta sui marciapiedi, l’Amministrazione comunale ha deciso di rompere gli indugi e, dopo un vertice tenuto nei giorni passati in Comune con la Spoletina Trasporti e l’Ase (ex Asem), sono stati decisi determinati interventi che consentiranno di dare alcuni servizi e concreta soluzione, anche se ovviamente non risolutiva, alle attese degli utenti. Queste, in sintesi, le novità: saranno adibite a parcheggio l’area interna dell’ex caserma Nino Bixio (70 posti auto) nonché quella interna alla scuola Manzoni (30 posti auto), ma con la sosta a pagamento. L’area sterrata di via Nursina sarà asfaltata, e integrata con impianto di illuminazione, ottenendo più di 60 posti auto: questi, non soggetti a parcometro. Insomma, un totale di più di 160 posti che, considerando la loro ubicazione, saranno vitali per valorizzare e rendere meglio fruibile quella parte della città. E’ anche quasi certo che si risolverà, finalmente, l’annoso problema dei pendolari che utilizzano il treno per recarsi al lavoro: attualmente, trovare un parcheggio “lunga sosta” per tutti, non a pagamento, non è agevole se non impossibile. La Spoletina Trasporti sta valutando la possibilità di spostare l’area di sosta dei propri autobus avendo trovato la soluzione dove realizzare la nuova; di conseguenza, l’area attuale sarebbe adibita, con buona pace di tutti, a parcheggio dei pendolari. I tempi per realizzare i provvedimenti decisi, secondo i bene informati, non dovrebbero superare i tre mesi.
Parcheggi: basteranno160 posti in più per la soluzione del problema?
AUTORE:
Aldo Calvani