Il Bahrein è sicuramente l’ultimo luogo del mondo che sarebbe venuto in mente a ciascuno di noi da suggerire al Papa per la 39ma visita apostolica. E invece ancora una volta Papa Bergoglio sceglie il piccolo gregge, la periferia sconosciuta, il mondo più lontano.
Nelle 33 isole di cui è composta la nazione monarchica, i cristiani sono meno del 10% della popolazione (80.000 circa) e le difficoltà più profonde di convivenza pacifica in ambito religioso riguardano piuttosto sciiti e sunniti.
Lo stile che si va sempre più affermando e che ha riguardato già i viaggi di Papa Francesco ad Abu Dhabi e in Kazakhstan è la partecipazione da parte sua a incontri interreligiosi mondiali organizzati dai governi locali.
Anche in questo viaggio di fatto il Papa parteciperà alla plenaria conclusiva del Bahrain Forum for Dialogue: East and West for Human Coexistence (4 novembre 2022). Si tratta dell’evoluzione dello stile inaugurato da San Giovanni Paolo II in Assisi. Non è più il Papa a convocare e riunire ma semmai aderisce all’iniziativa intrapresa da altri perché riconosce che lo stile dello spirito di Assisi ha contagiato altre fedi e si propaga in un clima di dialogo più che tolleranza, di incontro più che di semplice convivenza.