Padre Piemontese: “Fin dall’inizio sarò in comunione con voi”

DIOCESI. Il primo contatto con il vescovo eletto
Padre Giuseppe Piemontese (a sinistra) con mons. Ernesto Vecchi, il giorno della conferenza stampa di presentazione della liturgia di ordinazione episcopale
Padre Giuseppe Piemontese (a sinistra) con mons. Ernesto Vecchi, il giorno della conferenza stampa di presentazione della liturgia di ordinazione episcopale

Un momento di festa grande per la Chiesa diocesana l’arrivo del nuovo vescovo padre Giuseppe Piemontese. Ma ancora di più un momento di grazia, che padre Piemontese ha voluto condividere in tutto con la comunità diocesana. “Ho scelto di essere ordinato vescovo nella cattedrale di Terni perché volevo che l’inizio del mio ministero episcopale avvenisse in comunione e insieme alla gente che il Signore mi affida. Un momento di grande comunione e di familiarità nella Chiesa di Terni. Un inizio insieme a tutti voi” ha spiegato ai giornalisti incontrati qualche giorno fa.

Ed è questo messaggio di fraternità che padre Piemontese ha sempre posto tra le righe dell’intervento proprio a sottolineare come la diocesi di Terni, seppur con i suoi problemi, deve vivere in comunione “lo straordinario momento di bellezza, ricchezza e di grazia per questa chiesa particolare”. Una chiamata giunta inaspettata: “Ho accettato la decisione del Santo Padre con timore – spiega padre Piemontese – per le difficoltà che ci sono, e non solo finanziarie. Quando si va in una Chiesa particolare, si trova sempre una situazione complessa, che va assunta e guidata. Ciò che mi ha incoraggiato è il pensiero di tanta gente che prega per me e, soprattutto, confidando nell’aiuto del Signore. In queste settimane ho cercato di capire, di leggere e di conoscere la realtà ecclesiale della diocesi di Terni, studiando e ascoltando le persone. Se non si conosce non si può fare niente, perché solo insieme si possono trovare le soluzioni ai problemi”.

Un francescano dalla profonda spiritualità, padre Piemontese, che si è detto impegnato a vivere il mistero episcopale con spirito francescano “rispettando le sensibilità e i carismi di tutti, purché siano inseriti all’interno della Chiesa, della comunità ecclesiale”. Un accenno anche ai progetti e programmi: “Programmi nuovi non ce ne sono, ma si devono riscoprire le tante sollecitazioni di quanto avviato negli anni passati nel Ripartire da Cristo, insieme alle indicazioni di Papa Francesco che possono e devono guidare anche la nostra Chiesa diocesana”. Non è casuale la scelta del luogo in cui compiere la prima visita ufficiale da vescovo: domenica 22 giugno alle 10 celebrerà la messa in ospedale e farà visita alle persone sofferenti.

Il 21 giugno saranno in tanti a dare il benvenuto a padre Piemontese: i sacerdoti diocesani, i religiosi e le religiose, 80 sacerdoti e religiosi da fuori diocesi, diaconi, seminaristi della regione ecclesiastica umbra, i laici impegnati nei vari ambiti pastorali in diocesi e nelle parrocchie, i membri di associazioni, gruppi e movimenti ecclesiali e del consiglio pastorale diocesano, i rappresentanti di organismi di volontariato che operano nel sociale, di confraternite e dell’Ordine equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme. Saranno circa 30 alti prelati che concelebreranno nella cattedrale di Terni: gli otto vescovi dell’Umbria, il vescovo di Nardò-Gallipoli mons. Fernando Filograna, il vescovo di Bari-Bitonto mons. Francesco Cacucci, il vescovo di Treviso mons. Gianfranco Agostino Gardin ofm Conv, il ministro generale dell’Ordine francescano Conventuale padre Marco Tasca, i padri provinciali dell’Ordine francescano Conventuale, il custode del Sacro Convento di Assisi padre Mauro Gambetti. È atteso anche un folto gruppo, circa 490 ospiti, da Assisi, Bari, Copertino, Monte Sant’Angelo e altre zone della Puglia che raggiungeranno Terni con 5 pullman e mezzi privati.

AUTORE: Elisabetta Lomoro