In molte parrocchie e zone pastorali della diocesi sta riprendendo la catechesi ai bambini, ragazzi e giovani. In alcuni luoghi, sappiamo, che si svolgeranno anche, in via sperimentale, iniziative “nuove”; mi riferisco, ad esempio, alla proposta dell’Oratorio al posto del “catechismo tradizionale” rivolta, in particolare, a ragazzi non immediatamente prossimi alla celebrazione dei sacramenti. All’inizio del nuovo anno catechistico, allora, abbiamo voluto rivolgere alcune domande a Teofilo Gagliardi, sposo, padre di due figli, Federica e Paolo, e catechista nella Unità pastorale S. Vittorina da alcuni anni (da quando Paolo si preparava alla Cresima). Teofilo si accinge a vivere un’esperienza un po’ particolare, in quanto, nel catechismo ai ragazzi di 1a media che hanno ricevuto a giugno la Prima Comunione, avrà al suo fianco proprio il figlio Paolo (17 anni, assiduo partecipante al gruppo giovani dell’Up, animatore all’Oratorio estivo interparrocchiale e che ha anche partecipato con la Diocesi alla Gmg 2016 in Polonia).
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