La visione dell’impresa innovativa si basa sull’idea di rigenerare i luoghi e promuovere la dignità della persona umana. La “missione” è quella di ideare, produrre e distribuire nuovi contenuti audiovisivi di alta qualità, creando opportunità di sviluppo integrale per le persone, di rete e di crescita sostenibile per le imprese. Dunque, obiettivi impegnativi che si ispirano alla Dottrina sociale della Chiesa e che nascono nell’alveo di un impegno ecclesiale maturato in parallelo con quello sociale.
Pacomio, la startup innovativa di Francesco Saverio
Nardi Regoli
È il percorso in cui si è avviato da qualche tempo Francesco Saverio Nardi Regoli, spoletino e classe 1981, una laurea alla Bocconi di Milano e poi la voglia di tornare nella sua terra umbra per darsi da fare su tutt’altri sentieri rispetto a quelli della finanza globale. Ecco allora che – dalle attività e dal volontariato missionario, col Movimento per la Vita e con il Progetto Policoro – nasce la “visione” di una start-up innovativa con la chiglia e i remi per andare controcorrente rispetto alla quasi totalità dell’industria audiovisiva italiana e internazionale. A tutto ciò, fanno da “scenografia” la città e il territorio di Spoleto, entrati in questi giorni nel vivo della 60esima edizione del Festival dei Due Mondi, che ha alzato il sipario a fine giugno per concludersi domenica 14 luglio.
L’ispirazione del Festival dei Due Mondi
Diciassette giorni e venti location differenti per presentare più di 60 spettacoli tra opera, musica, danza e teatro, performance e installazioni artistiche, coinvolgendo 30 compagnie internazionali per un totale di oltre 600 artisti provenienti da 20 paesi. La terra spoletina ospita anche la fascia olivata Assisi-Spoleto, un paesaggio pedemontano appenninico di oltre 40 chilometri dove borghi, santuari, basiliche, opere d’arte e monumenti di ogni genere costituiscono un patrimonio unico e irripetibile che coinvolge sei comuni della provincia di Perugia.
… e della terra spoletina per raccontare le bellezze storico-artistiche
Un ambiente – suggestivo e ricco di bellezza e di spiritualità – che ha ispirato Francesco Saverio e i suoi soci nella fondazione della start-up “Pacomio”, una società benefit costituita per l’ideazione e la produzione di contenuti audiovisivi, pensati per raccontare e valorizzare il patrimonio storico, artistico e culturale, con l’obiettivo di rigenerarlo grazie al coinvolgimento dei giovani talenti del Belpaese. Alle porte del Giubileo 2025 dedicato al tema “Pellegrini di speranza”, e nascendo nella città del Festival dei Due Mondi, “Pacomio” si propone come un ponte tra arte e impresa, collegando i cuori e le menti nella nuova economia di Francesco.
Il filmato raccoglie una serie di interviste
Ecco allora che la prima produzione, realizzata con il sostegno di Intesa Sanpaolo, è un filmato che raccoglie una serie di interviste: lo stesso Nardi Regoli, fra Paolo Zampolini dei Frati minori di Monteluco, fra Marco Moroni del Sacro convento di San Francesco in Assisi, Andrea Rutili dell’Ufficio Beni culturali ecclesiastici dell’arcidiocesi di Spoleto-Norcia, fra Gabriele Faraghini della comunità “Piccoli fratelli di Jesus Caritas” e l’assessore comunale spoletino Danilo Chiodetti. Primi passi per una nuova idea di narrazione dei territori e del bello.
Perché è stata chiamata Pacomio
La start-up “Pacomio” si ispira al monaco cristiano egiziano, considerato il fondatore della forma cenobitica di vita comunitaria, tra il terzo e il quarto secolo. La società benefit che ne porta il nome promuove i valori dell’economia civile e fa parte del percorso di Economy of Francesco.
Al progetto, ideato da Francesco Saverio Nardi Regoli, hanno aderito e dato il proprio sostegno anche importanti imprenditori spoletini come Zefferino Francesco Monini, Graziano Luzzi e Alberto Zuccari, insieme a figure come quelle del diacono Renato Morlino e al giovane imprenditore innovativo in agricoltura Lorenzo Battistini di Norcia.