“Pace su Gerusalemme”: da Assisi si alza l’appello di laici e credenti

ALLA MARCIA PERUGIA-ASSISI MESSAGGIO DEL PAPA E PARTECIPAZIONE DELLE CHIESE UMBRE

torrNon sarà facile superare le duecentocinquantamila presenze, stimate il 14 ottobre dello scorso anno lungo la strada che collega Perugia ad Assisi.

Ma l’edizione straordinaria della marcia organizzata per domenica 12 maggio dalla Tavola della Pace potrebbe anche centrare di nuovo quell’obiettivo, viste le quasi 500 adesioni da parte di vari soggetti, gruppi e movimenti locali, nazionali e internazionali raccolte fino ad ora.

Sette mesi fa era ancora aperta la ferita causata dall’attentato al cuore di New York. Oggi l’emergenza è quotidiana nei territori palestinesi occupati dall’esercito israeliano. Una situazione, quest’ultima, che peggiora da mesi senza alcun margine di miglioramento all’orizzonte. Per questo le centinaia di associazioni, enti locali, organismi laici e religiosi di tutte le regioni italiane che fanno parte della Tavola della Pace hanno voluto lanciare un appello all’Europa, chiedendo pace per Gerusalemme e per tutti i territori dell’area interessati dalla crisi.

Un grido intorno al quale stavolta si è ritrovata anche la Chiesa, quella umbra e lo stesso Vaticano. Durante la marcia, infatti, in piazza San Francesco ad Assisi mons. Goretti leggerà un telegramma inviato dal Santo Padre.

La Commissione per la giustizia e la pace della Conferenza episcopale umbra ha poi elaborato un messaggio di adesione all’appello per la pace. Per la prima volta, visto il tema della marcia, sembrano rimanere – dunque – da parte le polemiche intorno alle strumentalizzazioni politiche, che negli anni scorsi avevano suggerito un atteggiamento di cautela da parte della Chiesa “istituzionale”.

Movimenti, associazioni e realtà varie del mondo cattolico – come Acli, Agesci, Banca Etica, Emmaus Italia, i Francescani del Sacro Convento di Assisi, Pax Christi, Focsiv, Nigrizia, Movimento giovanile salesiano, Aifo, Centro nazionale giovani dei Gesuiti italiani, Cnca, Fondazione Exodus, Centro saveriano animazione missionaria – avevano aderito in passato e hanno confermato la loro presenza anche domenica mattina.

“Insieme al Segretario generale dell’Onu – recita l’appello della Tavola per la Pace – chiediamo agli israeliani di mettere fine all’illegale occupazione dei territori palestinesi, all’assedio e al bombardamento delle aree civili, agli assassini, all’inutile uso della forza letale, alle demolizioni, agli arresti arbitrari e alle quotidiane umiliazioni dei palestinesi. Insieme al Segretario generale dell’Onu chiediamo ai palestinesi di fermare tutti gli atti di terrorismo e gli attentati suicidi che colpiscono indiscriminatamente i civili e allontanano ogni possibile soluzione del conflitto”.

Ma il coordinamento che organizza la Perugia-Assisi chiede anche un intervento fermo e deciso dell’Unione europea, perché “gli appelli a Sharon e ad Arafat non bastano”. La marcia di domenica sarà aperta da pacifisti israeliani e palestinesi, che insieme chiederanno la fine della guerra nella loro terra.

Ci saranno poi le note del gruppo dei Nomadi, in particolare le canzoni “Auschwitz” e “I ragazzi dell’olivo”, che parlano dell’olocausto ebraico e della violenza nella quale crescono i bambini palestinesi. “Mi auguro – ha commentato Flavio Lotti, coordinatore della Tavola della Pace – che la marcia possa stimolare ulteriormente il nostro Governo e l’Unione europea ad assumere iniziative che ancora non sono state attuate.

L’Ue ha parlato bene ma non ha ancora agito di conseguenza, visto che l’unico modo per fermare la carneficina in Terra Santa è un intervento della comunità internazionale. Proprio la comunità internazionale ha creato il problema palestinese 50 anni fa e oggi deve risolverlo con i fatti e non con le parole”.

AUTORE: Daniele Morini